28 giugno 2018

Banalizzare a tutti i costi

Annunciazione Antonello

Pochi giorni fa nella pagina Facebook della Galleria Regionale di Palazzo Abatellis di Palermo è uscito un post con questa immagine. In pratica si voleva avvertire l'utenza del fatto che il museo sarebbe rimasto chiuso per disinfestazione, e per enfatizzare simpaticamente la notizia si è pensato bene di rendere "moderna" la comunicazione su internet con questa trovata. 
Personalmente ho espresso il mio disappunto per la decisione di inserire proprio questa immagine, essendo a mio avviso inopportuna nonché espressione di una grande ignoranza da parte dei proponenti. Ovviamente le reazioni degli utenti vertevano ad un'opinione opposta, tacciando il mio commento di bigottismo e mera seriosità...

25 giugno 2018

L’Arte di Donare – una pratica per la pubblica fruizione del patrimonio culturale

l'arte di donare

Dal 10 Marzo 2018 è stata allestita nel salone del Nicchio, all’interno del Museo Archeologico Firenze, la mostra intitolata L’Arte di Donare. Soffermandosi sul significato del titolo, è possibile riflettere su quanto l’azione del dono abbia permesso la conservazione di reperti di natura artistica, archeologica, e storica determinando una pubblica fruizione del patrimonio culturale. Collezioni di dipinti, sculture, reperti archeologici e molto altro, lasciate in dono da personaggi influenti, hanno acconsentito ad una ricostruzione del contesto storico, ideologico e artistico del nostro paese, evidenziandone  non solo gli aspetti generali ma anche le particolarità e le diversità.

18 giugno 2018

Diceria dell'untore - Gesualdo Bufalino

Gesualdo Bufalino

O quando tutte le notti — per pigrizia, per avarizia — ritornavo a sognare lo stesso sogno: una strada color cenere, piatta, che scorre con andamento di fiume fra due muri più alti della statura di un uomo; poi si rompe, strapiomba sul vuoto. Qui sporgendomi da una balconata di tufo, non trapela rumore o barlume, ma mi sorprende un ribrezzo di pozzo, e con esso l'estasi che solo un irrisorio pedaggio rimanga a separarmi... Da che? Non mi stancavo di domandarmelo, senza però che bastasse l'impazienza a svegliarmi; bensì in uno stato di sdoppiata vitalità, sempre più rattratto entro le materne mucose delle lenzuola, e non per questo meno slegato ed elastico, cominciavo a calarmi di grotta in grotta, avendo per appiglio nient'altro che viluppi di malerba e schegge, fino al fondo dell'imbuto, dove, fra macerie di latomia, confusamente crescevano alberi (degli alberi non riuscivo a sognare che i nomi, ho imparato solo più tardi a incorporare nei nomi le forme).

12 giugno 2018

Camilleri veste i panni di Tiresia

Conversazione su Tiresia di Andrea Camilleri

Sono molte le ragioni per cui ieri sera la Conversazione su Tiresia di Andrea Camilleri ha assunto i connotati di uno spettacolo che resterà nella mia memoria. L'eccezionalità di poter assistere all'ideatore di Montalbano recitare a teatro, nonché la confusa veste di recitante e recitato, unita abilmente dallo scrittore agrigentino. Egli divenuto ormai cieco, sembra tuttavia a suo agio nei panni del veggente che vede il futuro pur non potendo vedere fisicamente. A evidenziare questa veste sarà proprio una delle sue battute finali in cui afferma che il personaggio e la persona si sono finalmente ricongiunti. 

11 giugno 2018

Il sesto elemento, l'umorismo

Chiaroveggenza Magritte

Aria, fuoco, acqua, terra, etere: i cinque elementi. Nella classificazione di queste presenze energetiche, nessuna è più importante o meno dell'altra, tutte devono coesistere affinché abbia vita la vita, affinché il tutto abbia forma e la materia sia visibile. Dentro questo microcosmo e macrocosmo, Ippocrate prima e Galeno poi formularono una teoria affascinante, ovvero l'ipotesi di applicare quattro dei cinque elementi alla natura umana associandone le caratteristiche all'umore individuale: bile gialla (fegato) associata al fuoco, sangue (cuore) all’aria, flegma (testa) all’acqua e bile nera (milza) alla terra. La convivenza armonica dei quattro elementi garantirebbe la piena funzionalità dell'organismo (eucrasia), mentre la prevalenza di un elemento sull'altro causerebbe la malattia (discrasia). Sempre secondo Ippocrate, l'umore derivante dai quattro elementi sarebbe legato al temperamento e alla personalità di ognuno a seconda del momento della giornata, delle stagioni e dell'età. Provando a fare un parallelo con i nostri giorni, l'eredità della teoria umorale ci riguarda da vicino: tutti abbiamo a che fare con sbalzi d'umore quotidiani originati da irritabilità, eccessi d'ira e strane inquietudini dalla natura talvolta misteriosa.