2 luglio 2021

«Quando mai»: l'alba del giovane cantautore FAZIO

Quando mai

È stato reso pubblico sulle maggiori piattaforme di musica il singolo Quando mai scritto, arrangiato e suonato dall’esordiente cantautore FAZIO, nome d’arte di Fabio Durso

28 giugno 2021

I gatti nella storia e nell'arte

Gatto Pawel Kuczynski

"Il gatto, la più elegante, cocciuta e scaltra delle creature"
"Il gatto è l’animale tra i più amati e perseguitati dall’uomo e dalla storia"

23 giugno 2021

Simone Consorti (Un libro sogna)

In questa puntata vi presento Simone Consorti e il suo romanzo dal titolo Vi dichiaro Marito e Morte edito dalla casa editrice indipendente Ensemble, una raccolta di racconti dove osserva da vicino e con occhio molto critico la chiesa, il clero, l’istituzione del matrimonio e della famiglia tutti ispirati a fatti di cronaca e a storie realmente accadute.

21 giugno 2021

Prospettive e timori del Grande Reset

grande reset

Se si effettua una ricerca su internet si evince che il termine Grande Reset viene generalmente associato ad un complotto delle élite mondiali a danno delle masse di cittadini. Ossia una serie di eventi atti a creare un nuovo ordine mondiale attraverso l’imposizione di nuovi valori che modificherebbero l’assetto socio-economico del secolo. Parecchi video e articoli esprimono toni apocalittici e generalmente se ne fa una descrizione esclusivamente nefasta. In questo articolo si intende bilanciare gli estremismi delle posizioni utilizzando una chiave quanto più oggettiva possibile tale da prendere in esame le principali posizioni partendo dallo status quo, provando nel contempo a caratterizzare le possibili prospettive senza tuttavia tralasciare un’interpretazione dell’autore.

16 giugno 2021

L'uomo nella gabbia di vetro

Adolf Eichmann

Il male, nel Terzo Reich, aveva perduto la proprietà che permette ai più di riconoscerlo per quello che è la proprietà della tentazione. Molti tedeschi e molti nazisti, probabilmente la stragrande maggioranza, dovettero esser tentati di non uccidere, non rubare, non mandare a morire i loro vicini di casa […]; e dovettero esser tentati di non trarre vantaggi da questi crimini e divenirne complici. Ma Dio sa quanto bene avessero imparato a resistere a queste tentazioni.

Lei è Hannah Arendt e il libro, celeberrimo e indiscutibilmente pregnante, è La banalità del male. Nel 1961, a Gerusalemme, davanti al Tribunale distrettuale, dopo essere stato catturato l’anno prima a Buenos Aires, Adolf Eichmann, “burocrate ligio e zelante”, organizzatore della cosiddetta “soluzione finale” della questione ebraica, viene sottoposto a processo. Deve rispondere di quindici imputazioni, relative a crimini commessi sotto il regime nazista e lui, difeso dall’avvocato di Colonia Robert Servatius, si dichiara “non colpevole nel senso dell’atto d’accusa”.