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13 febbraio 2024

Gli indifferenti - Alberto Moravia (Romanzo - 1929)

Tutta questa gente sa dove va e cosa vuole, ha uno scopo, e per questo s’affretta, si tormenta, è triste, allegra, vive, io… Io invece nulla… Nessuno scopo… Se non cammino sto seduto: fa lo stesso.

Uno dei romanzi più importanti del Novecento, Gli indifferenti, di Alberto Moravia, nel 2024 compie novantacinque anni. La retorica impone, a questo punto, che si scriva che è un romanzo ancora attuale. Non è così: Gli indifferenti sono l’analisi disillusa dell’Italia borghese e capricciosa dell’inizio del XX secolo: della classe sociale che ha vissuto il crollo del Fascismo che aveva contribuito ad erigere; che ha subìto, in maniera fasulla eppure rilevante, i capovolgimenti sessantottini. Quella vecchia borghesia non c’è più ma gli esemplari di persone descritte nel romanzo esistono anche oggi. Purtroppo non c’è un Moravia appena ventiduenne a denudare i loro caratteri con la scrittura: forse però una rilettura del suo primo capolavoro aiuterebbe a interrogarsi sulle vite che ogni giorno conduciamo. 

12 ottobre 2023

Un uomo solo - Christopher Isherwood (Romanzo 1964)

Non posso parlare per gli altri, ma per quello che mi riguarda nulla mi ha fatto diventare saggio. Certo, siccome alcune cose mi sono già capitate, quando si ripresentano mi dico: ci risiamo. Ma non mi pare di nessun aiuto. Secondo me, io semmai sono diventato più stupido, anzi divento sempre più stupido: è un fatto.

«L’illusione del talento è spesso oscurata dalla realtà del genio». Basterebbe questo vecchio adagio per esprimere il profondo senso d’inadeguatezza e gratitudine di chi, coltivando timidamente velleità di scrittore (e credendosi magari anche bravo), ha la ventura di accostarsi per la prima volta alle opere di Christopher William Bradshaw-Isherwood.

30 settembre 2023

Cattolici - Brian Moore (Romanzo - 1972)

Quel malessere era tornato. Un malessere durante il quale guardando l’altare gli era capitato di provare la dannazione dei metafisici, l’inferno di quelli senza Dio. Quando lo prendeva non riusciva a pregare, le preghiere gli sembravano una cosa falsa, priva di significato. Poi cominciava a tremare. Gli pareva che quella paura e quel tremolio fossero una specie di purgatorio, come un anticipo dell’inferno reale che sarebbe arrivato, l’inferno in cui non avrebbe provato nessun sentimento, il nulla, il vuoto.

4 aprile 2022

L’islam spiegato ai nostri figli: un racconto a cuore aperto di Tahar Ben Jelloun (Romanzo 2001)

La convivenza è qualcosa che si impara. E questo è possibile solo nel rispetto reciproco.

Nella prima settimana di aprile inizia il mese del digiuno per milioni di fedeli musulmani di tutto il mondo, ma cosa è l’Islam? E perché è così importante parlarne? In un’intensa chiacchierata con sua figlia di dieci anni, il poeta e scrittore franco marocchino Tahar Ben Jelloun, racconta l’essenza e le fondamenta della sua religione dopo gli accaduti dell’undici settembre.

14 febbraio 2022

Ogni mattina a Jenin: un romanzo che racconta la Palestina di Susan Abulhawa (Romanzo 2006)

La nostra rabbia è un futuro che gli occidentali non possono capire. La nostra tristezza fa piangere le pietre.

La guerra, la tristezza, la solitudine, ma soprattutto la storia, sono i protagonisti principali del libro. Le pagine di questo racconto sono un fiume in piena, vissuto, osservato, assaporato dall’autrice Susan Abulhawa che fu costretta a fuggire dalla terra di tutti ma di nessuno insieme alla sua famiglia dopo la guerra dei sei giorni. Abulhawa mette a nudo il suo cuore e scrive della sua amata Palestina come pochi autori: l’invasione, i Territori Occupati, le stragi, gli attacchi, i genocidi e la Nakba

16 aprile 2021

Domani nella battaglia pensa a me - Javier Marías (Romanzo 1994)

Domani nella battaglia pensa a me

Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro al tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia. Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori

Questa è la maledizione che il fantasma della regina Anna, del Riccardo III di Shakespeare, scaglia sul re che l’ha fatta uccidere e apre, l’omonimo romanzo dello scrittore spagnolo Javier Marías

27 febbraio 2021

Amatissima - Toni Morrison (Romanzo - 1987)

Amatissima

Il 124 era carico di rancore. Carico del veleno d’una bambina. Le donne lo sapevano, e così anche i bambini. Per anni ognuno aveva cercato a modo suo di sopportare il rancore di quella casa ma, nel 1873, le uniche vittime rimaste erano Sethe e sua figlia Denver. La nonna, Baby Suggs, era morta e i due ragazzi, Howard e Bulgar, erano scappati via a tredici anni, non appena, al solo guardarsi nello specchio, questo si era frantumato (il segnale per Bulgar), non appena erano apparse sulla torta le due minuscole impronte di una manina (il segnale per Howard).

Un libro estremamente forte, onirico, che non si può non amare.

22 febbraio 2021

La pelle fredda - Albert Sánchez Piñol (Romanzo - 2002)

la pelle fredda

A qualsevol lloc, un home de la meva edat i relativa experiència ha conegut l’amor i ha conegut l’odi. Ha viscut dies tristos i ha viscut fragments de bellesa. Ha conegut l’adversitat, la fraternitat i l’enemistat. Ha conegut alguna mena d’èxit i moltes derrotes. Allà mateix, al far, havia conegut les pitjors visions de l’abisme i de l’agonia   In qualsiasi luogo, un uomo della mia età e con la mia esperienza ha conosciuto l’amore e l’odio. Ha vissuto giorni tristi e frammenti di bellezza. Ha conosciuto l’avversità, la fraternità e l’inimicizia. Ha conosciuto alcuna forma di successo e molte sconfitte. Lì, al faro, avevo conosciuto le peggiori visioni dell’abisso e dell’agonia

È proprio nel momento in cui pensiamo di essere arrivati all’apice della nostra esistenza, di aver vissuto la maggior parte delle esperienze possibili nella nostra vita che la realtà ci propone nuove opportunità, nuove visioni del mondo. Quella stessa realtà che il protagonista del romanzo, La pell freda, raggiunge approdando su un’isola apparentemente deserta, come se questa garantisse l’accesso a un nuovo mondo in cui tutto è possibile, perfino mettere in discussione la propria percezione, nonché la propria esistenza. 

16 gennaio 2021

Io sono una famiglia. Il gabbiano - Liz Chester Brown (Romanzo 2020)

Quando incontri una persona e il suo – agire - è in perfetta armonia con il tuo – agire - ecco che senti una vibrazione interna: sono loro! Le tue – corde - interne che stanno muovendo perché toccate da un suono in sintonia con i tuoi suoni. Perché hai incontrato una persona in – simpatia – con te, cioè simile a te. 

27 dicembre 2020

La fabbrica di cioccolato - Roal Dahl (Romanzo 1964)

La fabbrica di cioccolato - Roal Dahl

Tutti e quattro saltavano su a sedere e i loro volti rugosi si illuminavano di sorrisi di gioia dopodiché cominciavano a chiacchierare. Volevano molto bene al ragazzo. Era l’unica cosa allegra della loro vita e per tutto il giorno non vedevano l’ora che lui venisse a visitarli. Spesso anche il padre e la madre di Charlie entravano nella stanza e, in piedi vicino alla porta, rimanevano ad ascoltare le storie che i vecchi raccontavano; e così, per circa mezzora ogni sera, quella stanza diventava un posto felice e tutta la famiglia dimenticava di essere povera e affamata

7 dicembre 2020

Febbre - Jonathan Bazzi (Romanzo 2019)

Febbre 

Il mondo va avanti anche se io sono in pericolo - Non fare la vittima. Ma è vero: per ogni malato la sua condizione è un evento assoluto. L'enigma che dovrebbe fermare il corso del tempo, la vita degli altri. la malattia recinta, scinde, confina chi non è portatore in una sfera a parte - egoista, impaurita -, lo riporta nell'io-me primordiale che non vede altro che se stesso.

Un libro scelto perché era arrivato finalista al premio Strega e mi aveva incuriosito, non conoscevo né l’autore, né la trama. Come spesso mi capita di fare, lo avevo scelto un po’ inconsapevolmente. 
Poi ti ritrovi in mano un diamante prezioso, un libro che da aspirante scrittrice avrei voluto scrivere io e da lettrice sono felice di averlo incontrato sul mio cammino e ora sia custodito gelosamente nella mia libreria.

4 settembre 2020

Per un’introduzione sugli Emaki - Marco Milone (saggio - 2020)

Per un’introduzione sugli Emaki
L’emakimono assume, quindi, un carattere particolare nel contesto artistico: per la prima volta il pubblico non ha una singola tavola, o immagine, da osservare, ma si ritrova a srotolare lentamente queste lunghe strisce, e osservare così le scene l’una dopo l’altra. Come un libro, l’emaki viene apprezzato maggiormente da chi lo tiene e lo srotola con le proprie mani, e in un certo senso richiama la relazione intima spettatore/oggetto, tipica dei manoscritti medievali europei – questo richiamo si fa più evidente innanzi alle delicate e dettagliate scene del Genji monogatari emaki e dell’Ise monogatari.

24 gennaio 2019

In viaggio con Erodoto - Ryszard Kapuściński (Autobiografia - 2004)

In viaggio con Erodoto

Anch’io, come molti altri probabilmente, durante le lezioni di letteratura greca ho lasciato viaggiare la mente, con i gomiti poggiati su un banco di legno e gli occhi sognanti davanti ai racconti delle avventure di Erodoto. In balia degli eventi, come direbbe “il greco”, mi sono ritrovata tra le mani questo libro ed ho iniziato a leggere.

28 settembre 2015

Un diavolo alla finestra - Voltaire (Dialoghi - 1760 circa)

un diavolo alla finestra
Ahimè! Mio stupido figlio, sono stato poco fa sul punto di morire dal ridere e sento che ora mi farete morire d'indignazione e di dolore. Se i disgraziati di cui mi parlate seducono il figlio d'Epitteto, potranno sedurne molti altri. Prevedo dei mali spaventosi sulla terra.

18 maggio 2015

La confessione - Lev Nicolaevic Tolstoj (Autobiografia - 1882)

La confessione
Ma poi di nuovo, dopo aver riconosciuto l'esistenza di Dio, tornavo all'analisi davanti il Dio ben noto, nostro creatore, l'unico Dio in tre persone distinte, che ci ha inviato suo figlio, il redentore. E di nuovo quel Dio, così remoto dal mondo e da me stesso, si fondeva sotto i miei occhi come un blocco di ghiaccio al sole, e di nuovo non mi restava più nulla tra le mani, e si disseccavano le fonti della vita, ricadevo nella disperazione e sentivo che non mi restava altro che uccidermi. E per giunta - la qual cosa era la peggiore di tutte - sentivo di non poter neppure uccidermi.
In questa meravigliosa confessione - un'opera esistenziale a tutti gli effetti - leggiamo il racconto profondissimo e assolutamente penetrante di una rivoluzione interiore, di una conversione religiosa. Il giovane Tolstoj, infatti, persa la fede impartitagli sin da bambino, in un cammino disperato, angoscioso, alla fine trova Dio.


4 febbraio 2015

Le notti d'ottobre - Gérard de Nerval (Racconto - 1852)



Se tutti questi dettagli non fossero esatti, e se non cercassi qui di fare un dagherrotipo della verità, quante risorse romanzesche mi fornirebbero queste due storie d'infelicità e di abbruttimento! Ai ricchi manca il coraggio necessario a penetrare in simili luoghi, in questo vestibolo del purgatorio dove forse sarebbe facile salvare qualche anima...

30 ottobre 2014

Il Tao della fisica - Fritjof Capra (Saggio - 1975)

Il Tao della fisica
«Nella concezione orientale, quindi, come in quella della fisica moderna, ogni cosa dell'universo è connessa a ogni altra cosa e nessuna sua parte è fondamentale. Le proprietà di una parte qualsiasi non sono determinate da qualche legge fondamentale, ma dalle proprietà di tutte le altre parti.»

20 agosto 2014

Il delta di Venere - Anaïs Nin (Racconti - 1969)

Il delta di Venere
Fingendo colpa e vergogna, si gettò contro le ginocchia del frate e piegò la testa come per piangere, ma in realtà il contatto con la nappa l'aveva portata all'orgasmo ed era scossa dai fremiti. Il frate, credendo che fossero dovuti al senso di colpa e di vergogna, la prese tra le braccia, la fece alzare dalla sua posizione in ginocchio, e la confortò.
Scritti su commissione, i racconti erotici di Anaïs Nin narrano di seduttori, donne lascive, prostitute, preti morbosi, ragazzini curiosi, ermafroditi; un carosello di amori incestuosi, pedofili, omosessuali, necrofili.

27 maggio 2014

Il capitano è fuori a pranzo - Charles Bukowski (Diario - 1998)

Bukowsky il capitano è fuori a pranzo
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po' dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C'è rimasto ben poco che possa morire.
Tra la fine dell'estate del 1991 e l'inverno del 1993, mentre aspettava la morte, Bukowski scrisse questo sincero e intimo diario. Vi troviamo uno scrittore che cerca serenità, solitudine (che sente anche quando si trova sommerso nella folla degli ippodromi), che non vuole essere disturbato e che sbudella contro il mondo, poeti, pensatori, lettori, tutto il suo astio, la sua burbera misantropia. Ogni pretesto è buono per riflettere sulla vita, sul mondo, sull’onnipresente morte; bastano una corsa, i fari di un'auto, una visita, un ricordo, il suo mitizzato computer, le unghie dei piedi ad accenderlo, illuminarlo nella buia notte dell’esistenza. Nessun rammarico, nessun rimorso in queste pagine; anche se l'idea di abbandonare il mondo, la vita come la intese lui, la scrittura, la moglie, da qualche parte lo fa vacillare.