Quando si approfondiscono le civiltà antiche si fatica a comprendere la ragione di certi comportamenti o il significato di certe affermazioni contenute nei documenti o nelle iscrizioni. Ad esempio era comune il fatto che i sovrani prendessero delle decisioni tramite il “suggerimento” delle divinità o seguendo i segni divini. Per l’uomo di oggi tutto ciò è considerato come il frutto di strane convinzioni, se non persino di allucinazioni, e uno psicologo potrebbe persino definirli come dei comportamenti da schizofrenici. Ma essendo in passato quelle pratiche comuni è opportuno evitare di saltare a conclusioni semplicistiche. Approfondendo meglio queste differenze, infatti, sembra emergere la possibilità che gli uomini antichi avessero delle percezioni diverse dalle nostre, tali da consentire un rapporto con le divinità. Inoltre attraverso lo studio dei documenti antichi sembra evidente il fatto che essi non possedessero un Io vero e proprio, ma una sorta di individualità di gruppo. In questo articolo approfondiremo questo aspetto.