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26 marzo 2024

Il favoloso mondo di Lucio Piccolo

Lucio Piccolo

Lucio Piccolo era un poeta siciliano a tutt'oggi pressoché sconosciuto se non per il fatto d'essere il cugino di Tomasi di Lampedusa. La sua vita si svolgeva presso Villa Piccolo a Capo d'Orlando assieme al fratello Casimiro e alla sorella Agata Giovanna. Le poesie di Piccolo sono un gioiello di ermetismo e eleganza di parole. Ma è anche la sua vita ad essere culturalmente sempre molto stimolante e insolita.
Nel 1967 due anni prima della morte del poeta, lo scrittore e giornalista Vanni Ronsisvalle girerà il documentario Il favoloso quotidiano sulla sua vita nella casa dei Piccolo, facendo anche un'intervista al fratello Casimiro che affermava di riuscire a comunicare con i morti.

2 marzo 2024

Vincenzo Mollica e il racconto dello spettacolo

Raccontare il mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo è attività tanto appassionante quanto complicata. Sono, infatti, necessari sensibilità, preparazione, sguardo attento e pensiero critico per stuzzicare la curiosità del pubblico. Chiunque abbia pensato almeno una volta nella vita di dedicarsi per lavoro a questa attività non può non essersi imbattuto nella figura di Vincenzo Mollica, che ormai da anni ci parla di televisione, musica, fumetto e, più in generale, di cultura, diventando un vero e proprio punto di riferimento per tutti i futuri giornalisti di spettacolo.

30 ottobre 2023

Quando cambiare diventa un’intrinseca necessità

Fleabag è una serie britannica composta da due stagioni, andata in onda per la prima volta nel 2016 e poi nel 2019. La trama ruota attorno a una giovane trentatreenne, interpretata dalla stessa Phoebe Waller-Bridge, l’autrice, la cui vita è una miscela di caos, umorismo nero e un innegabile senso di disconnessione dal mondo che la circonda.

4 giugno 2021

Il massacro di Debra Libanòs

I crimini del periodo fascista italiano sono poco conosciuti e spesso persino sottaciuti. Ancor più i crimini commessi nelle colonie con l'incentivo dei comandi e dello stesso Mussolini. Nei giorni tra il 21 e il 29 maggio 1937  a Debra Libanòs in Etiopia i soldati italiani uccisero tra i 400 e i 1000 uomini, per lo più religiosi della chiesa copta etiope.

28 ottobre 2019

Una nuova caduta di stile

Philippe Daverio

Nel 2010 proprio da queste pagine commentammo con rammarico l'inattesa caduta di stile di Philippe Daverio durante il Festino di Santa Rosalia a Palermo. Ieri a distanza di anni si è riproposta una nuova caduta di stile che in questo caso appare del tutto gratuita e fuori luogo.

27 dicembre 2018

La pubblicità dei cattivi modelli

pubblicità Conad

Una famiglia è riunita a casa all'approssimarsi del Natale, il presepe e gli addobbi emergono dallo sfondo dell'inquadratura, un giovane ragazzo smette di leggere il quotidiano "Il mezzogiorno" perché riceve una telefonata che annuncia la sua assunzione, ha finalmente trovato un lavoro! La sorella (o la fidanzata) lo abbraccia felice, ma lui dovrà partire l'indomani stesso e per questa ragione la madre amareggiata gli ricorda: "ma è Natale!" Ma la risposta è lapidaria: "mammà, devo". 
La valigia è dunque pronta, le camicie ben stirate sono già riposte. La madre aggiunge istintivamente del cibo con cui ricordare i sapori della casa, ma lo spazio è poco e le caciotte spiegazzano le camicie, meglio evitare... La madre ricorda ancora: "senza le caciotte che Natale è?" Ma interviene prontamente il padre con una soluzione: una card da 100€ con cui fare liberamente gli acquisti al Conad. Lui saluta sulla soglia di casa i genitori e la madre dapprima dispiaciuta accenna infine ad un sorriso. 

7 agosto 2018

Il dibattito sulle domeniche gratuite nei musei italiani

uffizi

La proposta di togliere la domenica gratuita nei musei italiani suggerita dal nuovo Ministro Bonisoli ha aperto un interessante dibattito. Il Ministro infatti ha affermato: “Le domeniche gratuite vanno superate: erano una gran bella cosa per promuovere i musei all’inizio ma adesso ci sono delle opportunità per fare di più e meglio”. E ancora “si potrà differenziare (la gratuità) per giorni della settimana, per stagioni, per tipologia, per fascia d’orario e quant’altro e soprattutto adattare le regole a quelle che sono le singole specificità dei luoghi. Perché Milano non è Pompei. La gratuità, che è importante, resterà e anzi realmente sarà pure aumentata”.

28 marzo 2018

Meno male che Augias c'è


E' da un pò di tempo che desideravo spendere due parole su un grande giornalista e scrittore come Corrado Augias: prendendo a prestito un motivo fin troppo abusato, mi viene da dire meno male che Augias c'è! Rispetto alla trasbordante consuetudine di una televisione da pollaio, Augias conduce (oserei dire incredibilmente visti i tempi!) la trasmissione culturale «Le Storie». Una trasmissione condotta con toni non solo pacati, ma educatamente puntuali e criticamente corretti.

16 gennaio 2018

Montanari vs Franceschini ovvero idealismo e realpolitik

montanari e franceschini

Ieri sera è andata in onda una puntata (per me) più interessante del solito su Otto e mezzo condotta dalla solita Lilly Gruber. Gli ospiti erano il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e lo storico dell'arte ed editorialista Tomaso Montanari (di cui ricordo le splendide puntate su Rai 5 dedicate al Bernini). 

19 giugno 2016

Detective Montalbano


Che Montalbano fosse una serie di successo lo sapevamo già, che abbia modificato la percezione della Sicilia e dei siciliani pure. Ma provare a vedere questa serie con gli occhi degli americani è una cosa un po' diversa.

2 settembre 2014

Ai confini della realtà (1959)

Ai confini della realtà

Dopo la pausa estiva riprende Rai 3 la serie TV Ai confini della realtà. Prodotta alla fine degli anni '50 fu una vera e propria novità nel panorama cinematografico dell'epoca, fu una vera rivoluzione, una pellicola all'avanguardia con i tempi tanto da poter essere riproposta ancora oggi.

23 febbraio 2014

L'assenza di un modello

Domenico De Masi

La puntata di ieri di Otto e mezzo è stato un raro esempio di televisione di approfondimento. Ospiti in studio c'erano Vittorio Zucconi e il sociologo Domenico De Masi il quale ha argomentato parlando della società contemporanea dando degli spunti di riflessione davvero impeccabili.

2 gennaio 2014

La fabbrica del consenso


La figura di Noam Chomsky è enorme. Stiamo parlando di un linguista, filosofo e teorico della comunicazione, ma anche di un importante attivista politico. Un intellettuale americano che per indipendenza di pensiero potrebbe essere paragonato al nostro Pasolini. In termini assoluti il paragone è forzato, ma in merito alle lotte sociali la capacità di entrambe di comprendere i meccanismi della modernità è evidente.

14 agosto 2013

Il primo talent sulla letteratura

Masterpiece, il talent show sulla letteratura

E alla fine è arrivato. Si chiama Masterpiece, il talent show sulla letteratura. Verrà trasmesso (ovviamente) su Rai3, e dovrebbe partire la prossima stagione televisiva. Per partecipare bisogna essere degli aspiranti scrittori con, come si dice in questi casi, un libro nel cassetto; non avere mai pubblicato; presentare un romanzo – non una raccolta di racconti – tra le 150.000 e le 800.000 battute.

24 gennaio 2013

Lo sceneggiato televisivo L'idiota di Dostoevskij


E' grazie alla memoria di internet, all'interessamento di qualche anonimo utente che la storia della televisione si salva divenendo accessibile a tutti... Facendo una ricerca su Youtube ho trovato, con mio sommo piacere, alcuni degli sceneggiati televisivi prodotti dalla RAIPer chi ha una certa età questi sceneggiati erano un appuntamento fisso in quella TV dell'epoca ad un solo canale ed in bianco e nero. Ma la bellezza di quelle produzioni consisteva soprattutto nel vero ruolo culturale che allora la RAI svolgeva.

9 giugno 2012

Secondo me Nino Frassica è geniale


«Ho fatto una dieta a Milano, con un dietologo milanese, e in due mesi ho perso 4.000 euro».
Forse non sarà molto condiviso questo mio giudizio, ma secondo me Nino Frassica è geniale. A parte i trascorsi anni ottanta con Arbore e la sua banda, che hanno comunque segnato la storia della TV italiana e che poco conosco, la sua comicità surreale mi sembra sottovalutata. Sono molti oggi a frequentarla ma lui era uno dei pochissimi a proporla già in quei trascorsi arboreschi.

27 novembre 2011

L’ultimo (grande) maestro


Da tempo lamentavo che anche il “salotto” di Fabio Fazio su RaiTre – Che tempo che fa – non ospitasse altro che eleganti marchette televisive: il nuovo libro dello scrittore, il nuovo film del regista, ecc., essendo del tutto scomparse le interviste senza scopo di lucro. Ma ieri, sabato 26 novembre, ecco apparire Ettore Scola, l’ultimo grande maestro del cinema italiano.

14 ottobre 2011

Lezioni di economia


Vorrei proporre un suggestivo parallelo: Romano Prodi come Michele Misseri.
Il “professore” – Prodi, non Misseri – è stato protagonista della prima di tre puntate che La7 ha organizzato, dal titolo Il mondo che verrà; praticamente delle lezioni di economia, sullo sfondo dei cambiamenti mondiali. Dice bene Aldo Grasso sul «Corriere» quando sostiene che Prodi sembra «ringiovanito»; lucido, sciolto e soprattutto CHIARO nel parlare – lo ricordate da premier, bofonchiante e indaffarato com’era? 

Anche “zio Michè” – proprio lui, quello del delitto di Avetrana – sembra ringiovanito; dopo la detenzione e il ritorno a casa (da solo) ha messo su occhiali da intellettuale, qualche chilo, ha perso qualche anno e sfoggiato un’autorità che nessuno, in famiglia, sembrava volergli riconoscere. Insomma, fuori dalla politica l’uno, e dalla famiglia l’altro, sembrano stare molto meglio.

10 ottobre 2011

I sentimenti “buoni”

Gerry Scotti

La TV italiana, si sa, è sempre stata “buonista”, piaciona; ingenuamente in lotta contro un mondo “brutto sporco e cattivo”, da combattere coi sentimenti buoni – quelli di una volta – le virtù dell’educazione, della mediocrità, e di un garbato razzismo. È tutta un’esaltazione di pii sentimenti, moralità e religiosità ostentata che mi ricorda – chissà perché – il manganello fascista.

Dalla «TV del dolore» mi sembra si sia passati, in questi ultimi flatulenti anni, alla «TV del pianto». Nel senso che tutti piangono; ma la cosa più sorprendente è che non fanno finta – no – piangono per davvero! Dunque non parlo dell’intrinseco connotato televisivo – la finzione – ma dell’emozione. Non mi pare che in passato si sia visto un tale plotone di occhi umidi come in questi ultimi anni.

30 settembre 2011

L'inqualificabile chiusura di Passepartout

Passepartout

Ammetto la mia ignoranza televisiva, perché da anni ormai non riesco più a guardare la televisione soprattutto a causa dei palinsesti (e dell'invadenza della pubblicità). Ma la mia scarsa pazienza nel ricordare orari e trasmissioni scontava l'eccezione per alcuni contenitori culturali come Passepartout, condotta egregiamente da Philippe Daverio. La notizia è di pochi giorni addietro, ossia la chiusura del programma pur godendo di una perfetta salute di ascolti. 

La RAI soffre da anni una crisi di identità, perdendo il suo ruolo di servizio pubblico e di educatrice del cittadino e con questo tassello aggiunge un surplus davvero preoccupante. Il tabula rasa della cultura che sta attraversando l'Italia dai teatri sino alla TV sembra essere la naturale soluzione all'imbarbarimento del nostro paese.