Una giornalista di Elapsus omaggia la sua città.
Nata a
Venezia, ho vissuto la mia città e la terraferma negli anni in cui il digitale non esisteva. Tutto era in modalità semplice e faticosa. Non c’erano i cinesi né le cineserie. Nei negozi di souvenir si vendevano solo
prodotti autentici veneziani. Ricordo meravigliosi Carnevali dove era tutto vivibile, mi vestivo con due mantelli e giravo di piazza in piazza per divertirmi. Ricordo il giro degli
spritz e i
cicchetti veri, di cose veneziane, il primo giorno di lavoro nei palazzi veneziani, dove ho lavorato a lungo, quello che starnutiva in calle ed io che dalla finestra gli gridavo
saute! (salute).
Ora vivo fuori, vicino a Treviso, che dista comunque pochi km da Venezia, e pochi minuti di treno.
Ho abitato a Vicenza, in Friuli, per lavoro mi sono spostata. Tutti posti bellissimi, ma infine, è qui vicino a lei che sono tornata, dalla mia madre senza età.