La nostra rabbia è un futuro che gli occidentali non possono capire. La nostra tristezza fa piangere le pietre.
La guerra, la tristezza, la solitudine, ma soprattutto la storia, sono i protagonisti principali del libro. Le pagine di questo racconto sono un fiume in piena, vissuto, osservato, assaporato dall’autrice Susan Abulhawa che fu costretta a fuggire dalla terra di tutti ma di nessuno insieme alla sua famiglia dopo la guerra dei sei giorni. Abulhawa mette a nudo il suo cuore e scrive della sua amata Palestina come pochi autori: l’invasione, i Territori Occupati, le stragi, gli attacchi, i genocidi e la Nakba.