29 ottobre 2025

Il ladrone Tito e l’impiegato: dall’io al noi per recuperare una coscienza collettiva

Il testamento di Tito e Nella mia ora di libertà, due brani che chiudono due album capolavoro di Fabrizio De André, invitano ad uscire dall’individualismo per aprirsi alla comunità per combattere un sistema corrotto  

17 ottobre 2025

La cartolarizzazione dell'arte

Con il termine “cartolarizzazione” s’intende la trasformazione di crediti monetari in titoli negoziabili dematerializzati il cui valore può aumentare o ridursi a un “pezzo di carta straccia”. È una situazione in cui l’arte è sempre più coinvolta e costituisce una metafora del suo decadimento culturale.

14 ottobre 2025

La cassaforte digitale e il peso della memoria

C’è una memoria che continua a gravare come un macigno sulla coscienza dell’Europa e dell’Occidente: quella della Shoah. Lo sterminio degli ebrei d’Europa non è solo un fatto storico, ma un trauma che ha plasmato il modo in cui gli Stati si relazionano con Israele, la nazione sorta anche come risposta a quell’orrore. Il “mai più” ha avuto un significato morale e politico: garantire la sopravvivenza di uno Stato che rappresentasse un rifugio per il popolo ebraico. Ma da allora quel legame, nato dal dovere della memoria, ha assunto forme inattese, fino a trasformarsi oggi in una dipendenza che non riguarda più solo la storia, ma la tecnologia e la sicurezza.

10 ottobre 2025

I sommersi e i salvati di Gaza

Foto di Ali Mohmoud (AP)

Appena sveglio di primo mattino, Alì accende il vecchio telefonino e controlla i messaggi su whatsapp. Per fortuna internet funziona, nonostante i ripetuti bombardamenti. Ha ricevuto alcuni messaggi in inglese con un’immagine allegata che mostra la cifra di una donazione. Si tratta di persone che dall’altro capo del Mediterraneo gli inviano del denaro e lasciano un messaggio di incoraggiamento: “Caro Alì, io e la mia famiglia ti abbiamo inviato dei soldi, spero possano bastare per un buon pasto. Ti vogliamo bene.” Alì sorride per quelle parole di affetto lasciate da sconosciuti che, diversamente dal resto del mondo, sembrano comprendere le sue sofferenze. Con quella e altre donazioni che sopraggiungeranno dopo, si reca in un banchetto posto in un edificio semi diroccato, dove mostra a un uomo la cifra da convertire in contanti. Sembra incredibile, ma a Gaza esistono degli uffici cambio che consentono di convertire in moneta contante. L’unico problema è che in quelle condizioni la commissione è del 30% se non persino del 45% in funzione del grado di onestà e di chi si presenta.
Con quei soldi può andare al mercato nero facendo un po’ spesa. Un lusso che possono permettersi in pochissimi, perché un chilo di farina costa 40 dollari, uno di pomodori 27, un chilo di patate 32 e un uovo 6 dollari! Questi prezzi, per quanto possano apparire inaccettabili, sono il compromesso di chi vende ottenendo la merce con il rischio costante della vita o corrompendo qualcuno alla frontiera; è sempre meglio strapagare il cibo che procurarselo in un centro di distribuzione israeliano dove i soldati si divertono a fare il tiro al piccione!

9 ottobre 2025

L'ultimo atto nel teatro della mente

Torino, 1927

Un uomo dallo sguardo smarrito vaga per i corridoi del manicomio di Collegno. La folta barba e i lunghi buffi a manubrio fanno da contorno ad un volto corrucciato. Mille pensieri si fanno strada tra le oscure stanze del castello della mente. Un gesto o anche solo una voce, può essere quella madelaine che, di colpo, come una lanterna, farà luce in quegli oscuri corridoi. L’unico ricordo chiaro è quello della sua cattura, avvenuto l’anno prima. Chi lo conosce?, riporta in grassetto “La Domenica del Corriere”. La sua memoria è come uno specchio ormai rotto, i cui frammenti restituiscono solo parti di quell’identità così nebulosa.  L’oblio in cui vagava sembrava una parete ulteriore, invisibile rispetto alle quattro mura del manicomio