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4 marzo 2014

"Lei" di Spike Jonze

Her, Spike Jonze
Lei, premio Oscar come Miglior sceneggiatura originale, è un melodramma di fantascienza che racconta la storia d'amore di nuova generazione tra un essere umano e un OS1, un sistema operativo, estremamente intelligente, capace di provare ed emulare sensazioni umane.

23 febbraio 2014

L'assenza di un modello

Domenico De Masi

La puntata di ieri di Otto e mezzo è stato un raro esempio di televisione di approfondimento. Ospiti in studio c'erano Vittorio Zucconi e il sociologo Domenico De Masi il quale ha argomentato parlando della società contemporanea dando degli spunti di riflessione davvero impeccabili.

20 febbraio 2014

Projet 192


Piergiuseppe Anselmo
Piergiuseppe Anselmo

Sono ancora vive nella memoria di tutti noi le immagini del disastroso attentato dell’11 marzo 2004 alla stazione Atocha di Madrid dove morirono 192 persone per un puro caso: il fatto di trovarsi lì in quel momento…

15 febbraio 2014

Scritti inediti

Non solo articoli, audioletture, interviste e spunti… Elapsus prova a espandere le sue competenze all’arte, a quel guizzo con cui si vogliono superare i confini delle emozioni e delle sensazioni. Da quando abbiamo rinnovato il sito sono state introdotte le Foto di copertina, un modo per indurre il lettore a osservare un’immagine senza fretta; i tempi di internet ci rendono fugaci, le letture e lo scorrere delle pagine è sempre molto rapido: noi vorremmo invitarvi ad una pausa.

12 febbraio 2014

Al mondo

Andrea Zanzotto

Su cosa sia la poesia è problema di cui si può discutere a lungo. Ricerca di sé frugando nel fondo comune a tutti gli uomini. Epifanìa della realtà. Strada che conduce all'essenza delle cose, attraverso l'intuito del poeta. Preghiera laica. In quest'ultimo senso, certo, la poesia può essere un'apostrofe rivolta al mondo. Invocato affinché si spieghi: si conceda all'ultima comprensione del suo senso.

Di questa tensione è intrisa la poesia Al mondo di Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011), nella quale il poeta rivolgendosi a quanto ci circonda, tratta del rapporto drammatico tra il soggetto e l'oggetto: tra l'uomo e la realtà.

Dolente ma ironica, la poesia in questione mette in evidenza, con tocco umoristico, le contraddizioni dell'esistere. L'incomprensione che corre tra il soggetto e il mondo, alla fine definito con l'epiteto di munchhausen! Ironico riferimento è all'episodio delle Avventure del Barone di Munchhausen (1785) di Rudolf Erich Raspe, in cui il nobile si mette in salvo dalla palude in cui era caduto afferrandosi per i capelli e sollevandosi da sé.

9 febbraio 2014

Il collasso morale della Germania italianizzata. Fine di un mito


C'è una Germania che guarda all'Italia, una parte della mentalità teutonica sembra non ammirare il piano preferenziale sulla quale si è, o è stata, posta per divenire l'esempio dinanzi alla più scellerata Europa. Una parte della Germania sembra in pratica non aderire alla teoria di paese al di sopra delle parti e delle ingiustizie, insomma una Germania fuori controllo che non riesce più a sostenere il modello di "Über Alles" dinanzi alle macerie UE. Allora a questa Germania sembra non resti altra scelta di farsi lentamente risucchiare verso il punto x che porta verso il basso, non resta che lasciarsi ammaliare da un costume oramai formalmente accettato negli Stati europei, seguendo il modello greco-italiano. Corruzione, falsi, scandali sessuali, scandali di plagio, scandali economici, favoritismi della classe politica rivolti a se stessi, mentre alla gente si impongono come chiaro modello un "Vorbild" super partes, dove le parti sono il popolo e non la casta.

31 gennaio 2014

Attraverso


Se tra lo sguardo e l'oggetto osservato si interpone qualsivoglia cosa è ragionevole che quel qualcosa induca a una distrazione. Se invece ciò che si interpone cinge lo sguardo e al contempo permette un varco per guardare oltre, la visione non solo diviene stimolante, ma aumenta la curiosità, senza curarsi che l'oggetto sia interessante o meno. Quindi, se l'ostacolo lascia intravedere oltre, come ad esempio al di là di uno schermo cinematografico squarciato o come nel caso della presente foto, delle traverse di legno di un'alta staccionata, è facile che nell'osservatore sorga una curiosità, l'attesa di una rivelazione inesistente, il piacere di chi sta nella posizione di spiare senza spiare e percepire sì limitato lo spazio fisico prossimo all'osservatore, ma potenziato il suo raggio visivo, perché il piacere dello sguardo sta nell'illusione di passare attraverso le cose. Poi, se lo scenario incontra delle verticalità in successione irregolare, lo scatto è tratto.

19 gennaio 2014

Edgar Allan Poe e il furente «mai piu!»

Il corvo

Nel 1845, "Mister Raven", appellativo che verrà affibbiato a Poe dopo il successo ottenuto con la sua opera poetica più celebre: Il Corvo, la sua vita cambierà, ma non per molto, dato che l'abisso della disperazione non gli darà tregua neppure in quei rari momenti di felicità. Con il componimento in versi de Il Corvo, Poe intende creare qualcosa di nuovo, palesando la sua bravura, dando prova di come un'opera poetica possa trascendere la stessa ispirazione dell'autore, oltre il semplice poetare, mettendo in campo in modo esplosivo effetti poetici basati su un persuasivo leitmotiv, passando per una sperimentazione ritmica e fonica estremizzati, ma calibrati rispetto alla struttura, calcolati secondo una visione mirata per dar luogo nell'animo del lettore emozioni a cui non è possibile sfuggire. Elizabeth Barret nel 1846 scriveva a Poe: «Il vostro Corvo ha prodotto una sensazione orrifica qui in Inghilterra. Alcuni miei amici ne sono atterriti, altri sono soggiogati dal fascino della sua musica. So di persone rimaste stregate dal Nevermore...» Per Poe creare una combinatoria di ingredienti dove unire la musica al significato diviene lo scopo precipuo. La parola deve emozionare, allarmare e rivelare un'atmosfera d'animo e di luogo. Un'atmosfera architettata a dovere nella quale il protagonista soffre per la sua amata, e dove un Corvo, un Corvo reale - dai sacrali giorni - gli fa visita per annunciare i segreti custoditi nella morte, e rispondere a delle domande riferite a Lenore, la donna cristallizzata nella memoria dell'amato, che non sarà «mai più».

17 gennaio 2014

Il capitale umano. Un Virzì a tinte noir

Il capitale umano

Può una vita umana avere un prezzo, essere valutata, monetizzata? Purtroppo è possibile, amaramente possibile. Aspetto, questo, che ci racconta Virzì nel suo ultimo film Il capitale umano. Titolo che proviene da un'espressione utilizzata nel mondo delle assicurazioni e che indica il prezzo d'indennità in caso di decesso di un assicurato. Questione a cui il regista, forte di una solida sceneggiatura ispirata a un romanzo americano, arriva pian piano, colpo di scena dopo l'altro, passando per conflitti umani, ricatti, amori, disamori, attrazioni, adulazioni. In una trama che s'incastra amorevolmente, suddivisa in capitoli e salti temporali che ricordano Tarantino e Tornatore. Un film che ho amato tanto, pur ammettendo di non essere un grande appassionato del regista, che mi ha stupito per un approccio insolito, perché il film è insolito sin dalla struttura, tanto che par voglia comunicare un cambio di rotta del regista, quanto meno riguardo l'aspetto visivo, creando atmosfere e suggestioni mutuati dal noir.

2 gennaio 2014

La fabbrica del consenso


La figura di Noam Chomsky è enorme. Stiamo parlando di un linguista, filosofo e teorico della comunicazione, ma anche di un importante attivista politico. Un intellettuale americano che per indipendenza di pensiero potrebbe essere paragonato al nostro Pasolini. In termini assoluti il paragone è forzato, ma in merito alle lotte sociali la capacità di entrambe di comprendere i meccanismi della modernità è evidente.

29 dicembre 2013

Libri illeggibili | Gli innamoramenti, J. Marías

Gli innamoramenti

Non c’è alcun dubbio che, per me, Gli innamoramenti di Javier Marías, sia un romanzo insopportabile.
La storia, nel romanzo, è narrata da María, una trentacinquenne che lavora presso una casa editrice di Madrid. María ogni mattina fa colazione in un bar, lo stesso nel quale fanno colazione Miguel e Luisa, una coppia bella, affiatata, allegra e felice. Qualche tempo dopo la prolungata assenza della coppia dalle colazioni al bar, la protagonista viene a sapere che Miguel è stato assassinato e María si ritroverà, in breve, a entrare in confidenza con Luisa, la vedova, sua coetanea. La storia, almeno, detta così, è intrigante, ma lo sviluppo vira in altri e molto più impegnativi territori.

20 dicembre 2013

Luna dipinta

Dario Giannobile

Quando ho pensato alla foto che volevo scattare ho considerato l'idea che fosse la luna a svolgere il ruolo dell'inchiostro e le nuvole quello del pennello. Con il loro movimento in quota esse hanno prodotto un incantevole effetto coloristico che sembra dare un tocco pittorico all'immagine.

Dario Giannobile

11 dicembre 2013

La preda

Giorgio Caproni
  
Giorgio Caproni, poeta, critico letterario e traduttore nacque a Livorno il 7 gennaio 1912 e morì a Roma il 22 gennaio 1990.

La sua poesia è semplice, chiara, spesso provocatoriamente ispirata dai temi fondamentali dell'esistere, espressa in forma esclamativa ed immediata, turbata dall'impossibilità di descrivere e fissare il senso di un'esistenza mutevole, ingannevole, sfuggente.
In un'intervista, il poeta, alla domanda sul senso della poesia, rispondeva che essa è la ricerca dell'essenza dell'uomo per la scoperta di un fondo comune a tutti.
In quel fondo, spesso si agitano una preda ed un cacciatore infaticabili: si rincorrono da sempre.

10 dicembre 2013

Il nuovo sito di Elapsus

elapsus 2014

In fondo eravamo affezionati alla vecchia pagina di Elapsus: quei colori caldi e quella grafica rassicurante. Essa rappresentava le origini del nostro progetto e man mano è divenuta fin troppo familiare. Ma nel mondo del web le cose corrono veloci, il software del sito necessitava di un aggiornamento così anche l’estetica di Elapsus ha subito un cambiamento.
La disposizione delle pagine resta immutata. Troverete tuttavia nella homepage un’immagine che periodicamente cambierà per fare posto a un’altra. In questo modo esporremo delle immagini scelte da noi, scatti che vorremmo enfatizzare ogni qual volta si accede alla nostra webzine.

25 novembre 2013

La terra vista dalla ISS


italia dallo spazio
Una foto dell'Italia scattata da Luca Parmitano. Da notare il temporale sull'Adriatico
e le Pleiadi sorgere oltre la Puglia

E’ terminata solo da alcuni giorni la missione spaziale dell’astronauta italiano Luca Parmitano. Una missione che personalmente ho seguito via Facebook attraverso i commenti e le immagini dell’astronauta. Ero curioso di sapere ciò che vedeva e faceva Parmitano… Una sera ho persino scorto il passaggio della ISS sopra i cieli della mia città, vivendo quel momento come il punto di vista diverso d’un evento collettivo. Quando il puntino luminoso tramontava, la Stazione Orbitante era già sopra i cieli della Turchia.
Ciò che accomuna questi elementi ha una radice unica: da piccolo volevo fare l’astronauta, mi affascinava lo spazio ma sopratutto l’idea di viaggiare in orbita e dalle immagini di Parmitano ho in parte percepito quelle sensazioni per me irrealizzabili.

24 ottobre 2013

Se i quadri di Van Gogh prendono vita




Conosciamo tutti i quadri di Van Gogh, magari oltre ad averli visti in un'immagine patinata di un libro d'arte o nel monitor di un computer, o magari vi è anche capitato di vederli dal vivo... Davanti alla tela avrete notato la consistenza pastosa degli impasti di colore; quei colori paiono essere sono come le cellule e le molecole che compongono le immagini. La rappresentazione figurativa unita all'emozione determina poi la bellezza che conosciamo, una bellezza che ci permette di immaginare la trasposizione di quel momento vissuta dall'artista.

12 ottobre 2013

Per una letteratura orgogliosamente démodé

Profumi

No. Non chiamerò in causa la «madeleine» di Proust per farne il solito “pippone” sui ricordi, nonostante il libro, Profumi. Inventario sentimentale degli odori di una vita, ti metta il paragone lì, sotto il naso, come un assist di Pirlo.

12 settembre 2013

Requiem per una traduzione

Requiem

Ho appena terminato la lettura di Requiem, un singolare romanzo che Antonio Tabucchi pubblicò in Italia nel 1992 – per i contenuti rimando alla recensione di Salvo Kalat che trovate qui. In sostanza si tratta di un omaggio al Portogallo e alla sua cultura, talmente sentito da spingere Tabucchi a scriverlo direttamente in portoghese e a farcirlo di numerosi oggetti-“madeleine” della cultura lusitana. Per chi non ha mai avuto familiarità con le Português Suave, i venditori ambulanti di biglietti della lotteria, la fejoada o il sarrabulho – familiarità che peraltro, soprattutto in quest’ultimo caso, vi sconsiglio vivamente – questo romanzo apparirà poco attraente, me ne rendo conto; ma d’altronde, non è di questo che ho intenzione di parlarvi, quanto della traduzione.

2 settembre 2013

Un libro per Lampedusa

lampedusa
In questi giorni sta avendo luogo una bellissima iniziativa, da parte del sindaco di Lampedusa, volta a far nascere una biblioteca nell'isola. Lampedusa, come sapete, è al centro dell'attenzione dei media per ragioni umanitarie, dovendo sostenere il peso d'essere l'avamposto d'Europa nel Mediterraneo.
Ma tra le tante emergenze che affronta c'è anche quella culturale, ossia l'assenza di una biblioteca. Il sindaco, una donna indubbiamente di grande sensibilità ha avuto un'idea fantastica, chiedere agli italiani di inviare almeno un libro per creare una vera e propria biblioteca comunale per ragazzi col sostegno di tutti.

24 agosto 2013

Per i neologismi citofonare “D’Annunzio”

Gabriele D’Annunzio

Stavo leggendo, in una pubblicazione sulla grafica contemporanea, del lavoro che Max Huber e Albe Steiner hanno fatto negli anni cinquanta per i grandi magazzini La Rinascente.

Per chi si occupa di grafica questi tre nomi (Huber, Steiner e La Rinascente) sono notissimi. Huber è stato un designer svizzero che ha lavorato tutta la vita in Italia per aziende come Einaudi, Rai, Eni, la Triennale di Milano e La Rinascente, appunto, per la quale ha disegnato il modernissimo logo – lo ha progettato nel 1950! Steiner era un milanese che ha avuto fra i suoi clienti il quotidiano «l’Unità», «Il Politecnico» di Vittorini, Feltrinelli, la Coop (per la quale ha disegnato il logotipo) e, anche nel suo caso, La Rinascente, per la quale, nel 1954, ha disegnato il marchio del Compasso d’oro. La Rinascente, infine, è stato molto più che un franchising di grandi magazzini avendo, tra le altre cose, fondato il Premio Compasso d’oro, il più importante premio di design italiano.
il marchio La Rinascente, disegnato da Max Huber