14 dicembre 2025

Eppure qualcuno restò. L’inizio della civiltà: una frattura che non abbiamo abbandonato

La nostra storia non comincia con la forza, ma con la scelta di non lasciare indietro chi non poteva più camminare.

11 dicembre 2025

Raskol’nikov e il soggetto digitale tra Dostoevskij e Zygmunt Bauman


Il presente saggio analizza la trasformazione della nozione di colpa dall’età moderna all’era digitale attraverso un confronto tra la rappresentazione letteraria di Rodion Raskol’nikov in Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij e la teoria della “modernità liquida” elaborata da Zygmunt Bauman. Mentre in Dostoevskij la colpa si configura come un’esperienza interiore, tragica e potenzialmente redentiva, radicata in una forte interiorità morale, nella società contemporanea descritta da Bauman essa non scompare, ma si trasforma: perde profondità esistenziale e si frammenta in una responsabilità diffusa, spesso burocratica e impersonale, che indebolisce il legame tra azione, coscienza e senso del peccato. Il saggio mette in luce il passaggio da una “colpa verticale” a una “colpa reticolare”, riflettendo sulle implicazioni etiche e antropologiche di tale mutamento.

8 dicembre 2025

Finché possiamo spegnerla: il mito dell’intelligenza delle macchine

Perché la simulazione non diventerà mai coscienza, nonostante la nostra ostinazione nel crederlo.

5 dicembre 2025

La Creatura che vaga nello spazio: lode all’ingegno umano e all’empatia

Frankenstein di Guillermo del Toro e Orbit Orbit di Caparezza sono una celebrazione dell’ingegno che permette di creare, ma senza empatia può provocare disastri.

2 dicembre 2025

L’assedio di Parigi del 1870 nelle parole di Edmond de Goncourt



Il 2 settembre 1870 l’impero francese perse la battaglia di Sedan contro le truppe prussiane del feldmaresciallo von Moltke. Lo choc per i francesi fu duplice, sia per la sconfitta militare che per la cattura dell’Imperatore Napoleone III che venne deposto. Ma questa sconfitta non segnava la completa capitolazione della Francia perché la capitale, seppur senza il suo imperatore, si opponeva ai prussiani. Con la deposizione di Napoleone III infatti, Parigi organizzò un governo repubblicano (la Terza Repubblica Francese) intenzionato a resistere.
Quelli che seguono sono un estratto dei Diari scritti da Edmond de Goncourt da cui si evincono i sentimenti e le sensazioni di quei giorni. Sensazioni che richiamano alla mente le paure e le privazioni della guerra odierna, a Gaza come in Ucraina, che a distanza di più di 155 anni paiono immutate.

29 novembre 2025

L’artista contemporaneo e la costruzione di sé: dalla bottega al brand personale


Dalla bottega alla presenza digitale, l’Artista oggi affronta sfide inedite che ridefiniscono ruolo, responsabilità e visione.

24 novembre 2025

La scoperta degli Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini dopo i 30 anni

Tra il 1973 e il 1975 Pasolini collabora in maniera sistematica con il «Corriere della Sera». Una parte di quegli articoli, parzialmente rivisti dall’autore, confluirà nel 1975 in Scritti corsari, insieme a testi apparsi su altre riviste e a materiale inedito; un secondo gruppo verrà pubblicato postumo nel 1976 in Lettere luterane. Ho riletto di recente la prima raccolta: ci ho ritrovato ciò che mi aveva colpito quando avevo poco più di vent’anni e, allo stesso tempo, qualcosa di diverso, adesso che di anni ne ho più di trenta. 

21 novembre 2025

Il passo silenzioso degli umanoidi: la soglia invisibile che stiamo attraversando

La corsa globale alla robotica antropomorfa segna l’inizio di una trasformazione che supera il perimetro della tecnica e tocca le strutture profonde delle nostre società, dal lavoro alla sicurezza, fino alla percezione stessa dell’umano.

18 novembre 2025

Mail art: l’arte che connette

Uno degli obiettivi primari dell’arte è quello di avvicinare, unire, connettere anime presenti in tutto il mondo. Che sia musica, letteratura o pittura, l’arte espressa in tutte le sue innumerevoli forme può essere come un filo che può oltrepassare i limiti spazio - temporali: un’opera di ieri può emozionare anche oggi, così come un’opera creata in un paese sperduto può approdare in una grande metropoli. Uno dei fenomeni artistici che concretizzano al meglio questo ammirevole scopo è, senza dubbio, la Mail Art.

15 novembre 2025

Principalmente modesta


Il cancello della villa si apriva cigolando al passaggio della Rolls-Royce nera, che proseguiva lungo il viale alberato fino a giungere nel meraviglioso giardino.
La contessa scese dall’auto e si diresse all’ingresso dove l’attendeva il maggiordomo a cui consegnò la pelliccia. La donna, ormai sessant’enne, conservava, nascosta tra le rughe, la bellezza di un tempo, quando gli uomini venivano rapiti da quella ragazza bionda, alta, longilinea, che faceva la ballerina di fila al varietà. Fu una sera d’autunno che, durante uno spettacolo, il conte la vide per la prima volta e perse la testa. La sera stessa la chiese in moglie. Lei non ebbe il coraggio di rifiutare, abbandonò la sua carriera di ballerina e si trasferì in campagna nella villa del conte. Si vedevano di rado, lui arredava ville di lusso in tutto il mondo e lei viveva serenamente circondata dagli affetti: l’adorato cane Fuffi e i suoi amatissimi gioielli, tra cui spiccava la preziosissima collana in zaffiri e diamanti, dono di un emiro conosciuto durante un viaggio a Dubai.
Aveva una figlia di nome Sofia che era scappata di casa all’età di vent’anni rinunciando a tutti i suoi privilegi per essere una donna libera.

11 novembre 2025

“Il tempo delle farfalle”. Quando la lotta parte dal basso

Le mariposas, simbolo di una lotta struggente contro un sistema che ad oggi non è ancora stato sradicato. Le sorelle Mirabal, tuttavia, sono riuscite con la loro storia a muovere lo spirito di un popolo, il popolo dominicano contro la dittatura Trujillana.

7 novembre 2025

Fragile è il tempo. L’arte come respiro nell’epoca dell’incertezza


Ogni epoca si misura con la propria fragilità. La nostra lo fa attraverso immagini, suoni e parole che cercano di dare un senso al disordine del presente. E’ in questo tentativo che l’arte ritrova la sua voce più autentica.

3 novembre 2025

L’intelligenza riflessa: ciò che l’AI rivela di noi

Viviamo in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale non è più promessa o profezia, ma una presenza diffusa, quotidiana, intangibile come l’aria che respiriamo. La trattiamo come una tecnologia, ma la verità è che l’AI è ormai divenuta un ambiente cognitivo: ci abita, ci interpreta, ci restituisce continuamente ciò che siamo stati. L’errore più grande è continuare a pensarla come qualcosa fuori di noi, una mente altra che osserva e giudica. Ma l’intelligenza artificiale non ci guarda dall’esterno: ci riflette.

29 ottobre 2025

Il ladrone Tito e l’impiegato: dall’io al noi per recuperare una coscienza collettiva

Il testamento di Tito e Nella mia ora di libertà, due brani che chiudono due album capolavoro di Fabrizio De André, invitano ad uscire dall’individualismo per aprirsi alla comunità per combattere un sistema corrotto  

17 ottobre 2025

La cartolarizzazione dell'arte

Con il termine “cartolarizzazione” s’intende la trasformazione di crediti monetari in titoli negoziabili dematerializzati il cui valore può aumentare o ridursi a un “pezzo di carta straccia”. È una situazione in cui l’arte è sempre più coinvolta e costituisce una metafora del suo decadimento culturale.

14 ottobre 2025

La cassaforte digitale e il peso della memoria

C’è una memoria che continua a gravare come un macigno sulla coscienza dell’Europa e dell’Occidente: quella della Shoah. Lo sterminio degli ebrei d’Europa non è solo un fatto storico, ma un trauma che ha plasmato il modo in cui gli Stati si relazionano con Israele, la nazione sorta anche come risposta a quell’orrore. Il “mai più” ha avuto un significato morale e politico: garantire la sopravvivenza di uno Stato che rappresentasse un rifugio per il popolo ebraico. Ma da allora quel legame, nato dal dovere della memoria, ha assunto forme inattese, fino a trasformarsi oggi in una dipendenza che non riguarda più solo la storia, ma la tecnologia e la sicurezza.

10 ottobre 2025

I sommersi e i salvati di Gaza

Foto di Ali Mohmoud (AP)

Appena sveglio di primo mattino, Alì accende il vecchio telefonino e controlla i messaggi su whatsapp. Per fortuna internet funziona, nonostante i ripetuti bombardamenti. Ha ricevuto alcuni messaggi in inglese con un’immagine allegata che mostra la cifra di una donazione. Si tratta di persone che dall’altro capo del Mediterraneo gli inviano del denaro e lasciano un messaggio di incoraggiamento: “Caro Alì, io e la mia famiglia ti abbiamo inviato dei soldi, spero possano bastare per un buon pasto. Ti vogliamo bene.” Alì sorride per quelle parole di affetto lasciate da sconosciuti che, diversamente dal resto del mondo, sembrano comprendere le sue sofferenze. Con quella e altre donazioni che sopraggiungeranno dopo, si reca in un banchetto posto in un edificio semi diroccato, dove mostra a un uomo la cifra da convertire in contanti. Sembra incredibile, ma a Gaza esistono degli uffici cambio che consentono di convertire in moneta contante. L’unico problema è che in quelle condizioni la commissione è del 30% se non persino del 45% in funzione del grado di onestà e di chi si presenta.
Con quei soldi può andare al mercato nero facendo un po’ spesa. Un lusso che possono permettersi in pochissimi, perché un chilo di farina costa 40 dollari, uno di pomodori 27, un chilo di patate 32 e un uovo 6 dollari! Questi prezzi, per quanto possano apparire inaccettabili, sono il compromesso di chi vende ottenendo la merce con il rischio costante della vita o corrompendo qualcuno alla frontiera; è sempre meglio strapagare il cibo che procurarselo in un centro di distribuzione israeliano dove i soldati si divertono a fare il tiro al piccione!

9 ottobre 2025

L'ultimo atto nel teatro della mente

Torino, 1927

Un uomo dallo sguardo smarrito vaga per i corridoi del manicomio di Collegno. La folta barba e i lunghi buffi a manubrio fanno da contorno ad un volto corrucciato. Mille pensieri si fanno strada tra le oscure stanze del castello della mente. Un gesto o anche solo una voce, può essere quella madelaine che, di colpo, come una lanterna, farà luce in quegli oscuri corridoi. L’unico ricordo chiaro è quello della sua cattura, avvenuto l’anno prima. Chi lo conosce?, riporta in grassetto “La Domenica del Corriere”. La sua memoria è come uno specchio ormai rotto, i cui frammenti restituiscono solo parti di quell’identità così nebulosa.  L’oblio in cui vagava sembrava una parete ulteriore, invisibile rispetto alle quattro mura del manicomio

6 ottobre 2025

L’Anticristo di Vladimir S. Soloviev: il male ultimo come mimica seducente

Dalla Russia di fine ‘800 emerge un’opera tanto arcana quanto moderna, misteriosa nella sua potenza narrativa immaterica e, allo stesso tempo, di un pragmatismo tutto moscovita. L’autore, Vladimir Sergeevič Solov'ëv,  filosofo, teologo, critico letterario e poeta, ci pone davanti a una visione-racconto su come, quando e con quali connotazioni emergerà l’ultimo Nemico dell’Uomo. Egli, osannato dalle masse, verrà accolto come Salvatore dell’intera umanità. Una Collettività ignara di aver ceduto al sommo inganno della ragione, accecata da un mare di buon senso dove però risiede un vuoto senza ritorno.

2 ottobre 2025

Contro il logorio della società di massa: Muswell Hillbillies dei Kinks

Con questo concept album del 1971 il compositore Ray Davies continua la sua personale e feroce critica contro le nevrosi della nascente società di massa.