La società occidentale con le sue frenesie, le sue paure e la sua crisi può essere interpretata secondo diverse chiavi. Ma un concetto calzante è senza dubbio quello taoista dello Yin e dello Yang; i due opposti rappresentati dal simbolo del Tao, dove il bianco e il nero, complementari tra loro, sembrano ruotare inglobandosi. I due aspetti presentano molteplici significati ma accostandoli al discorso che stiamo per intraprendere lo Yang rappresenta il: maschile, attivo, espansivo, aggressivo, razionale, competitivo, estroverso; mentre lo Yin il: femminile, passivo, contrattivo, responsivo, cooperativo, intuitivo, introverso. Così risulta facile intuire come la società odierna sia senza dubbio paragonabile al concetto di Yang.
29 dicembre 2011
26 dicembre 2011
Sud: declino ed identità
Conosci tu la terra dove fioriscono i limoni,
gli aranci dorati rilucono fra le foglie scure,
una mite brezza spira dal cielo azzurro,
il mirto immoto resta e alto si erge l’alloro,
La conosci tu, forse?
J. W. Goethe, Conosci la terra dove fioriscono i limoni?
Che il Sud non lo si capisce se non te ne allontani né lo comprendi se in esso sei radicato, potrebbe forse essere una delle spiegazioni sul perché le immagini e descrizioni più belle e più reali del Sud siano state scritte da non appartenenti a questa cultura.


25 dicembre 2011
Il giorno dei morti
Mi hanno sempre affascinato gli astuti nascondigli della malinconia. Come poche cose la malinconia sa acquattarsi, silente e immota, nei paradossi: le sere d’estate, i giorni di vacanza, e soprattutto le festività natalizie: un classico.


21 dicembre 2011
Il Vincitore di Davide Labanti
Una società massificata, uomini spogliati da ogni determinazione individuale: nessuna particolarità, nemmeno un nome, solo numeri in serie. Persone che fungono da cabine telefoniche, secchi della spazzatura, cartelli stradali: sono le tutine bianche, uomini a cui non è concesso possedere un lavoro vero. È questa l’assurda –forse nemmeno troppo - società descritta da Davide Labanti ne Il vincitore, collocata in un luogo senza tempo. Unico biglietto di sola andata verso “una vita tutta pace” è affidato alla sorte. Parodiando uno dei meccanismi più subdoli della nostra società, il futuro delle tutine bianche è consegnato amaramente al gratta e lavora. Venduti da un ciarlatano dal fare ieratico, promettono un futuro certo incarnato dalla possibilità di avere un impiego sicuro.

20 dicembre 2011
La morte di Godot e il pensiero calcolante. L'impotenza del pensiero nei tempi moderni
Se vi è un grande assente nei nostri giorni, è proprio il caso di dirlo, è l'assenza stessa. Ogni silenzio è riempito da vuote chiacchiere, dal suono della musica o da quello della televisione. Se oggi noi dobbiamo fare i conti un «ospite inquietante», per citare Heidegger, mancante al banchetto della cultura occidentale degli ultimi anni, é proprio l'assenza. Ogni posto vuoto è prontamente riempito, ogni silenzio stroncato, ogni necessità assecondata, ogni disturbo violentemente sradicato per non sentirne il dolore, l'impressione di un vuoto nello stomaco.


18 dicembre 2011
Taccuino di un vecchio sporcaccione - Charles Bukowski (Racconti - 1969)
Quel che sto cercando di dirvi è che la ragione per cui la gente va alle corse è perché è in agonia, eggià, ed è così disperata che preferisce correre il rischio di prolungare l'agonia piuttosto che affrontare la sua condizione attuale. e i giovani non sono così scemi come si pensa. stan seduti in cima ai monti a studiare il moto vorticoso delle formiche.
Nati come pezzi per un giornale, Bukowski si sente libero di sfogare la sua rabbia. Una libertà che si trasfigura e si rivela nella sintassi: i periodi sono spesso lunghissimi e tantissimi, allo stesso modo i periodi nominali, dopo il punto non esiste la maiuscola e le frasi sono cariche di turpiloqui e imprecazioni. Lo conosciamo già questo scrittore. Ci ha deliziato con libri sorprendenti per indipendenza e riflessione; questo però un po' delude. Sfrontato, forse un po' troppo, un tocco di disorientante visionarietà, ci sono troppi fatti (molti nemmeno densi e ricchi) e poco spazio al pensiero. I racconti senza titolo, come per gli altri letti in passato, si concludono spesso con finali spiazzanti, persino poetici. Ma a differenza degli altri, nonostante le stesse tematiche, lo stesso genere di storie, sono più sporadici.


12 dicembre 2011
Natale al cinema?
Eccoci arrivati al periodo dell’anno preferito dai cine-deficienti: l’appuntamento col film di Natale. «Che male c’è? Ci facciamo due risate» pensa il buon uomo. E no! L’uomo ha sviluppato la vergogna come deterrente dell’immoralità, del dilagare di cattive abitudini deleterie per il genere umano – e non sto assolutamente parlando di cattolicesimo – per cui è bene imparare a vergognarsi, e possibilmente a sottrarsi, a questa (ennesima) infausta tradizione natalizia.


Dario Argento premiato con il "Carrubo d'oro" al Costaiblea Film Festival
L'attrice Chiara Caselli premia Dario Argento (foto di Emiliano E. Zammitti)
«...adoro la macchina da presa, è un modo per esprimermi, io sono la macchina da presa»
(Dario Argento)
Il Maestro di cinema Dario Argento, in occasione della XV edizione del Costaiblea Film Festival di Ragusa, è stato premiato con il Carrubo d'oro, un premio alla carriera che sottolinea la straordinarietà autorale del nostro cineasta, cui andar fieri e che tutto il mondo ci invidia. Un appuntamento ghiotto per gli amanti dell'arte cinematografica, non solo per i cultori del cinema terrifico, ma per i cinefili più esigenti. Un'occasione ad altissimo tasso di emozione, garantita dalla proiezione di Profondo Rosso sul grande schermo (cosa più che rara), anche se il cartellone ben nutrito comprendeva altri titoli fondamentali della filmografia argentiana, con la possibilità di poter incontrare di persona il Maestro e provare la gioia di sentirlo parlare del suo cinema; di espedienti tecnici; di talune sue caratteristiche artistiche; del rapporto con gli attori; dell'uso stereoscopico adottato per il suo nuovo film... etc.


9 dicembre 2011
Meneghello - I piccoli maestri (audiolettura)
Romanzo rivisto nel 1976, frutto di una decantazione della memoria e dunque di una riflessione scevra da eccessive pulsioni emotive. È il racconto disincantato di un gruppo di amici, con le idee dietro la nuca e l'arditezza sotto il cuore, che si organizzano e si improvvisano agguerriti combattenti per affrontare e resistere al fascismo e ai tedeschi occupanti. L'io narrante, lo stesso autore, incantato dalle suadenze della memoria e al contempo disincantato dal tempo trascorso, ricorda quasi con malinconia i fatti di guerra successivi all'8 settembre fino alla liberazione. Dunque un romanzo resistenziale, tuttavia senza quella patina abietta di eroismo e retorica che in qualche modo ha falsato verità e riflessioni.
I protagonisti, per lo più giovani studenti universitari e di vita, sono ragazzi improvvisati eroi (perché la storia così l'ha definiti) ma che di guerra, guerriglia e imboscate sapevano solo dai libri di storia e da brevi e inadeguati corsi addestrativi. Sono sbandati alla ricerca di una nuova strada, però attenti a snidare, tra le insidie di una coscienza che si trova di fronte gli orrori dell'odio e della guerra, la costruzione di una nuova Italia. Un romanzo di formazione se vogliamo; il racconto dell'evoluzione delle coscienze, ma, come si scriveva, senza retorica, senza esaltazione.


6 dicembre 2011
Quando Teresa si arrabbiò con Dio - Alejandro Jodorowsky (Romanzo - 1992)
Con lentezza, delicatezza e tenerezza, l'uomo entrò nella donna che andò aprendosi sempre più fino a perdere i limiti e a confondersi con la terra interna. Il seme scese verso il fondo del pianeta e cadde in un abisso oscuro dove danzavano le galassie. L'universo assorbì la pioggia di fuoco. Felicità era incinta. Ivan poteva scomparire.
Visionario (come i libri della Torah, più volte citati nel romanzo), lo scrittore cileno ci racconta, in un’eclettica quanto fantastica autobiografia, la saga della sua famiglia di origine ebraica. Dalla parte paterna racconta di un nonno pazzo e votato alla fede, di una nonna sorella di una ragazza nata nella fossa di un cimitero per sfuggire alla Morte innamorata e gelosa del padre, di quest'ultimo sempre circondato da un nugolo protettivo di api, di rapporti incestuosi, di sereni suicidi, del cognome ebraico cambiato nel polacco Jodorowsky, del viaggio in Cile. Dalla parte della madre, invece, i racconti genealogici sembrano meno fantasiosi ma pur sempre particolari. Viaggi della memoria nella Spagna del XV secolo, violenze carnali, castrazioni, leoni che sanno leggere i testi sacri, zoofilia, scarpe millenarie, scioperi operai…
E la storia, tra avventure e disavventure, tra realtà e fantasia, sembra avere un fine, uno scopo, una redenzione: la ricerca di una terra promessa, di un discendente che fosse in grado di raccontare la storia dei suoi avi.


5 dicembre 2011
La maschera di V per Vendetta eletta a simbolo di tutte le contestazioni
Finzione e realtà spesso si compenetrano e non c'è da stupirsi se orde immani di esasperati fanno di una semplice maschera il proprio vessillo di potere e protezione. Questo è ciò che da un anno a questa parte sta accadendo in tutto il mondo. Indignados, Occupy Wall Street, i ragazzi della Primavera Araba, i militanti anti G8 e G20, gli hacker di Anonymous, tutti indossano la stessa maschera, quella di V per Vendetta.

3 dicembre 2011
Ricordando Nino Rota e le sue evocative note
Il cinema italiano del passato, indubbiamente lucente, è stato un caposaldo e un punto di riferimento per ogni cinematografia nel mondo. Ma, forse, avremmo assistito a un'altra storia, difficile da immaginare, qualora non fossero state create le colonne sonore che l'hanno caratterizzato, un felice sposalizio in cui più delle volte la musica ha determinato l'immortalità del prodotto film. La forza evocativa delle immagini di un film, per forza di cose, è indissolubilmente legata alla colonna sonora, alla cosiddetta musica per cinema, che funge essa stessa in qualche misura da racconto e fulcro evocativo: un ondeggio emozionale, una trapelante rilucenza di note; declinandosi in note di supporto, o descrittive, o narrative, o di accompagnamento, o di enfatizzazione, in base alle esigenze filmiche, che i compositori nostrani hanno creato sempre con originalità, tenendo precipuamente in considerazione la tradizione musicale più colta, o meglio, anche la tradizione musicale più colta: melodrammatica, romantica. La storia del cinema italiano ha conosciuto delle coppie di registi e compositori di musiche per cinema, eccelse come poche; due esplicitativi esempi: Morricone/Leone, Rota/Fellini.


1 dicembre 2011
Alla ricerca delle parole perdute
Agnolo Bronzino, Dante Aligheri (1530)
Ci sono giorni in cui inizi a navigare senza sosta... ad un certo punto, ti fermi, qualcosa ti colpisce, un sito attrae la tua attenzione e sorpresa delle sorprese come ogni giorno è arrivato il momento di scoprire una cosa in più!
Pochi giorni fa è andata proprio così, la mia attenzione è stata catturata dal sito della Società Dante Alighieri: una società nata nel lontano 1889 per volere di Giosuè Carducci e sostenuta da una folta schiera di intellettuali suoi allievi.
Pochi giorni fa è andata proprio così, la mia attenzione è stata catturata dal sito della Società Dante Alighieri: una società nata nel lontano 1889 per volere di Giosuè Carducci e sostenuta da una folta schiera di intellettuali suoi allievi.


29 novembre 2011
Se Björk reinventa la musica
A metà ottobre è uscito l'ultimo album della cantante islandese Björk. Magari la cosa non interesserà tutti i lettori di Elapsus perché le sue canzoni possono anche non raccogliere un vasto consenso di pubblico come per altri artisti, la vera notizia in effetti è l'uso degli ultimi strumenti informatici come piattaforma di utilizzo.

27 novembre 2011
L’ultimo (grande) maestro
Da tempo lamentavo che anche il “salotto” di Fabio Fazio su RaiTre – Che tempo che fa – non ospitasse altro che eleganti marchette televisive: il nuovo libro dello scrittore, il nuovo film del regista, ecc., essendo del tutto scomparse le interviste senza scopo di lucro. Ma ieri, sabato 26 novembre, ecco apparire Ettore Scola, l’ultimo grande maestro del cinema italiano.


20 novembre 2011
L'origine di un dipinto: "Ragazzo morso da un ramarro"
Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio
Che l'immagine in alto appartenga ad un dipinto di Caravaggio datato tra il 1595 e il 1596 è un fatto assodato. Ancor più assodato è lo stile sensuale del soggetto che ritrae la mano con un'espressione di dolore, perché morso (appunto) da un ramarro. Il soggetto ritratto è probabilmente il pittore Mario Minniti che appare in molti altri dipinti del Caravaggio. Ma non è questa la particolarità del dipinto quanto la sua incredibile somiglianza con il disegno di una (ancor oggi) sconosciuta Sofonisba Anguissola (1535-1625). La Anguissola ebbe una vita invidiabile, divenne pittrice ufficiale presso la corte di Spagna, elogiata per il suo stile da Antoon Van Dyck e da Michelangelo visse per diversi anni in Sicilia col secondo marito (dopo la morte del primo).

15 novembre 2011
Essais - Michel de Montaigne (Saggi - 1595)
Dipingendomi per gli altri, mi sono dipinto con colori più netti che non fossero i miei primitivi. Non son tanto io che ho fatto il mio libro quanto il mio libro che ha fatto me, libro consustanziale al suo autore, di un'utilità personale, membro della mia vita; non avente per fine l'utilità di terzi ed estranei, come tutti gli altri libri. Ho forse perduto il mio tempo ad essermi reso conto di me tanto continuamente, tanto accuratamente? Di fatto, quelli che si ripassano solo mentalmente e oralmente, di tanto in tanto, non si esaminano né si penetrano così compiutamente come colui che fa di ciò il proprio studio, la propria opera e il proprio mestiere, che si impegna a un'annotazione costante, con tutta la sua fede, con tutta la sua forza.
Alcuni autori, alcune opere sono e resteranno immortali. Montaigne e la sua opera si trovano, senza alcun dubbio, nella schiera di quei classici che tutti dovrebbero conoscere; un classico che difficilmente smetterà di essere attuale. Siamo di fronte a un’opera capitale, a una delle espressioni più autentiche che la filosofia ha potuto concepire. Non è facile scrivere o prendere appunti in poco spazio su un'opera monumentale come questa. Due volumi di circa 800 pagine ciascuno, di saggi densissimi - parecchi sublimi - che discorrono dei temi più disparati: della vita e della morte, delle malformazioni fisiche e di quelle intellettuali e caratteriali, delle virtù e dei vizi… Dalle malattie personali di Montaigne, dalle sue esperienze di vita (dolorose o felici), dai suoi studi, scaturisce l'intimissima introspezione, il ragionamento chiaro e distinto che il francese ha trascritto per innalzare la filosofia su vette di assoluta freschezza e sublimità.


14 novembre 2011
Todo cambia
Ormai è una realtà il cambio di governo e il mutamento della situazione politica del nostro paese. Un cambio strano, curioso, una sorta di fine impero tra il grottesco e il tragico avvenuto il 12 novembre. Tra fischi, applausi, contestazioni e persino un originale orchestra di Allelujia, finisce l'esperienza del berlusconismo italiano cui più volte anche il nostro sito ha tirato in ballo.


12 novembre 2011
Il mio Temazcal
Da quando avevo iniziato a lavorare a Quito in Ecuador, già da un po’ di tempo sentivo parlare tra i miei amici del posto di un rituale ancestrale che si svolgeva in tutto il centroamerica: il Temazcal.
Mi avevano assicurato inoltre che quel rituale era così diffuso che avrei sicuramente incontrato prima o poi qualcuno che lo praticava.
Io, incuriosito come al solito, decido di informarmi tramite un amico che conosce molto bene questo tipo di pratiche, riuscendo a carpirne qualche informazione aggiuntiva.
In primo luogo è un rituale/terapia molto simile nella forma ad un bagno turco, ossia vapore a volontà e sudorazione assicurata con relativa espulsione di tossine.
Il senso generale dovrebbe essere quello di ricongiungimento con la Pachamama, la Madreterra, attraverso lo scambio dei quattro elementi: terra, fuoco, acqua e aria. La terra è quella a cui ti aggrappi quando il vapore è troppo alto per rinfrescarti, il fuoco è appunto dato dal vapore in questione che ti avvolge incandescente, l’acqua è il sudore che ti purifica e l’aria è quella satura che ti penetra nelle narici.
In secondo luogo è una sorta di rituale di buon auspicio in caso di malattia o di qualche evento importante che si deve affrontare.


11 novembre 2011
Quer pasticciaccio brutto de piazza Affari
Il tracollo della Borsa, dell’economia e della politica italiana preannuncia anni bui: la crisi dello sfarzo, il drammatico calo d’ascolti del Grande Fratello, una tragedia che si consuma sotto i nostri occhi.

6 novembre 2011
Un viaggio nella memoria con l'Archivio Rai Sicilia
Sono contento di poter scrivere di questa notizia: l'Archivio Rai Sicilia (www.regionesicilia.rai.it) è finalmente online! Una prelibatezza, una possibilità di ricerca in più, che attendevo da tempo, e che nella sua varietà di proposta, sia l'intellettuale, lo studioso o il semplice curioso possono finalmente gioire e trovare dall'intervista rara fatta all'artista più amato, all'argomento a cui si è più legati, immergendosi in un passato denso di sapere.

4 novembre 2011
Cinema e pittura: due grandi amori di Angelo Cesselon
Labbra dischiuse, bocca sensuale, sguardo languido e capelli biondi cotonati... di chi possiamo parlare, se non di lei? L'icona sexy per antonomasia: Marilyn Monroe. Nel 1959 Angelo Cesselon in uno dei suoi tanti bozzetti cinematografici l'ha immortalata così. Il film era La tua bocca brucia di R. Wardbaker, e non poteva esserci immagine migliore ad evocare tale titolo. Le labbra fiammanti della giovane diva bruciano davvero, hanno un fascino ipnotico, il volto è magnetico e la posa è assolutamente fresca, spontanea, intensa; è il volto che con estrema immediatezza salta nelle nostre menti non appena pensiamo a lei.


2 novembre 2011
Arca Russa, Sokurov (2002)
Un uomo non meglio identificato (e invisibile) si ritrova all'interno di un edificio dove incontra un ex diplomatico francese con cui inizia un tour all'interno delle sfarzose stanze del Palazzo dell'Hermitage di San Pietroburgo. Durante la visita i due osservatori discorrono dell'arte del museo ma anche della storia e del carattere della Russia. Tra le stanze si incrocia il presente col passato, l'attuale direttore del museo e l'Imperatrice Caterina II, gli zar Nicola I e II e persino Pietro il Grande. In un incedere voyeristico di personaggi in costume, dialoghi e gesti di vita imperiale: una cerimonia di scuse ufficiali dello Scià di Persia, un ballo in pompa magna, una sfilata di soldati e persino una prova teatrale...


Due racconti di Alberto Savinio
Nel mondo c’era la Testa. Poi venne la Croce. Allora Testa e Croce si misero a giocare a testa e croce, e tutto il male viene da lì.Alberto Savinio, Occhio n. 6
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Alberto Savinio, L'annunciazione, 1932, coll. priv. |
Avevo letto di Savinio solo una cosa, la raccolta di racconti Casa «la Vita», e già avevo ammirato la sua lingua pastosa, riccioluta, insolentemente inutile. Alberto Savinio ha sempre (ingiustamente) sofferto la “sindrome del fratello famoso” («Savinio?», «si, il fratello di De Chirico»). Non lo meritava, lui che aveva ideato col fratello la Metafisica e che aveva finito per non goderne la fama indaffarato com’era ad arrischiare nuove strade e nuove forme d’espressione e forse, come si vocifera, volontariamente oscurato dal fratello, col quale ruppe ogni rapporto dopo anni di benefici traffici artistici.


31 ottobre 2011
Alfredo, Baustelle, 2008
Usciti qualche anno fa dall’underground musicale italiano (ove, come sappiamo, albergano molti artisti di valore condannati dal mercato) i Baustelle dell’ultimo periodo, quello del successo, mi sembrano comunque meno interessanti di quegli degli esordi. Fanno eccezione quasi tutte le canzoni dell’album Amen, uscito nel 2008, dal quale voglio segnalare il brano Alfredo.


27 ottobre 2011
Jack Unterweger, lo scrittore serial killer
Può la cultura redimere un criminale? E la detenzione poi riabilita davvero un individuo? Queste domande fanno parte di un dibattito che da anni divide le opinioni interne ad ogni paese: tra coloro che sostengono l'impossibilità di una “guarigione” dalla pulsione criminale e chi afferma il contrario. La vicenda di Johann Jack Unterweger sembra rappresentare proprio il condensato di questo dibattito...


26 ottobre 2011
L'incredibile storia di un cranio - Giuseppe Bonaviri (Romanzo - 2006)
A guardarla, la luna pareva si stesse gonfiando nel suo interno fiato astrale. Porporina disse: «Jehova, facciamo di noi stessi una sola persona fuori da ogni tempo.» Quando i due amanti si unirono e il tempo si sfigurò in tanti punti-eventi, la luna assieme a loro fiottò.
Una Sicilia meravigliosa, magica come le parole usate per descriverla, la presenza costante di un vento sognante che aleggia sulle pagine soffuse d’un odore metafisico, un gruppo di scienziati geniali e malinconici; gli elementi base di un cocktail dal sapore incantato.

21 ottobre 2011
Ricordo di Andrea Zanzotto
Nel caos di notizie, eventi e distrazioni di vario genere, la morte di Andrea Zanzotto è passata sotto tono, come spesso accade a coloro che realmente meritano un ricordo nel nostro paese. Forse è proprio vero che l'attenzione che si da ad un artista è inversamente proporzionale alla sua importanza...
A ogni modo Elapsus non poteva non dedicare almeno un ricordo al grande poeta. Nel 2009 Carlo Mazzacurati realizza il documentario-intervista Ritratti. Andrea Zanzotto che vede il poeta intervistato da Marco Paolini sui vari aspetti della sua vita e ovviamente sulla poesia.


18 ottobre 2011
Il caro estinto - Evelyn Waugh (Romanzo - 1948)
Il corpo sembrava molto più piccolo del vero, ora che, per così dire, era liberato dal tenace involucro della mobilità e dell'intelligenza. Ed il volto con gli occhi obliqui e spenti - il volto era proprio orribile; senza età come una tartaruga e così inumano; una caricatura oscena e sghignazzante nella sua stolida truccatura, di fronte alla quale la maschera diabolica che Dennis aveva visto appesa al cappio diventava un giocoso ornamento; qualcosa che uno zio avrebbe potuto mettersi sul viso per la festa di Natale.
Può una storia semplice, non propriamente geniale, carica di pregiudizi e stereotipi mettere il lettore in condizione di pensare a uno dei tempi più grandi dell’esistenza, come la morte, e al ruolo che può giocare il grado di civiltà di una nazione sui costumi di un popolo? Waugh evidentemente ci riesce.

14 ottobre 2011
Lezioni di economia
Vorrei proporre un suggestivo parallelo: Romano Prodi come Michele Misseri.
Il “professore” – Prodi, non Misseri – è stato protagonista della prima di tre puntate che La7 ha organizzato, dal titolo Il mondo che verrà; praticamente delle lezioni di economia, sullo sfondo dei cambiamenti mondiali. Dice bene Aldo Grasso sul «Corriere» quando sostiene che Prodi sembra «ringiovanito»; lucido, sciolto e soprattutto CHIARO nel parlare – lo ricordate da premier, bofonchiante e indaffarato com’era?
Anche “zio Michè” – proprio lui, quello del delitto di Avetrana – sembra ringiovanito; dopo la detenzione e il ritorno a casa (da solo) ha messo su occhiali da intellettuale, qualche chilo, ha perso qualche anno e sfoggiato un’autorità che nessuno, in famiglia, sembrava volergli riconoscere. Insomma, fuori dalla politica l’uno, e dalla famiglia l’altro, sembrano stare molto meglio.


11 ottobre 2011
Zhimo - Arrivederci Cambridge (audiolettura)
Xu Zhimo è un poeta cinese della prima metà del secolo scorso ed è considerato uno dei maggiori poeti cinesi moderni. Grazie ai suoi viaggi in occidente (specialmente in USA e Inghilterra) scoprì e si lasciò influenzare dalla poesia romantica inglese, Keats e Shelley ma anche dai simbolisti francesi. Tornato in Cina compose poesie dalla forte influenza metrica occidentale.


10 ottobre 2011
I sentimenti “buoni”
La TV italiana, si sa, è sempre stata “buonista”, piaciona; ingenuamente in lotta contro un mondo “brutto sporco e cattivo”, da combattere coi sentimenti buoni – quelli di una volta – le virtù dell’educazione, della mediocrità, e di un garbato razzismo. È tutta un’esaltazione di pii sentimenti, moralità e religiosità ostentata che mi ricorda – chissà perché – il manganello fascista.
Dalla «TV del dolore» mi sembra si sia passati, in questi ultimi flatulenti anni, alla «TV del pianto». Nel senso che tutti piangono; ma la cosa più sorprendente è che non fanno finta – no – piangono per davvero! Dunque non parlo dell’intrinseco connotato televisivo – la finzione – ma dell’emozione. Non mi pare che in passato si sia visto un tale plotone di occhi umidi come in questi ultimi anni.


7 ottobre 2011
Saggi sulla religione - John Stuart Mill (Saggi - 1874)
L'esistenza di Dio non può infatti venir dimostrata dai miracoli, se non si riconosce già un Dio; ciò che ha l'apparenza di miracolo può sempre venir posto a carico di un'ipotesi più probabile che non l'interferenza di un Essere, della cui effettiva esistenza tale miracolo sia supposto costituire l'unica prova.
Le riflessioni milliane sulla religione sono ancora oggi attuali, specialmente se pensiamo al dibattito contemporaneo sulla bioetica. L’atteggiamento pacato, illuminista, tollerante, quasi stranito – l’atteggiamento di chi non possiede certezze - dovrebbe essere da esempio per tutti quegli attori che in questi anni dibattono accanitamente sui temi religiosi e sulla libertà di scegliere il proprio stile di vita. Certo, non tutti sono dubbiosi, e non tutti possono esserlo… Ma cerchiamo di capire le conclusioni che il pensiero milliano ha originato.

6 ottobre 2011
Nessuno tocchi Wikipedia!
(immagine tratta dal sito lanostratv.it)
Ammetto d'essere un "consumatore", altre volte un contributore e in ultima analisi un sostenitore di Wikipedia. Quasi tutti i giorni vi accedo per consultare un argomento che non conosco, per sciogliere un dubbio, per conoscere una biografia o per mero passatempo. Ma ieri quando mi è comparso il comunicato che ormai tutti conoscono, qualcosa in me si è mosso…

2 ottobre 2011
Intervista a Graziano Cecchini
L’imprevedibile Graziano Cecchini, classe 1953, ha un solo obiettivo: risvegliare le coscienze degli uomini verso l’azione e la critica.
I suoi primi gesti eclatanti risalgono all’ottobre del 2007 quando versa del colorante rosso nella Fontana di Trevi e nel gennaio del 2008 lasciando cadere 500mila palline colorate dalla scalinata di Trinità dei Monti verso Piazza di Spagna.
Pochi mesi fa il suo ultimo blitz futurista in Piazza della Repubblica, sempre a Roma, questa volta l’obiettivo è la Fontana delle Naiadi (fontana realizzata da Mario Rutelli bisnonno di Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma), ne tinge l’acqua di rosso, bianco e verde e posizionando un busto di donna in gesso con dei rubinetti al posto dei seni, grida: «IO NON CI STO perché la cultura, così come l’acqua, è di TUTTI e DI TUTTI deve restare!»
Cecchini, artista anticonvenzionale, come ama definirsi, è sempre in prima linea contro l’ arroganza del potere e in attesa di una sua nuova irriverente performance attraverso questa intervista cerchiamo di conoscere meglio chi è questo futurista del terzo millennio.
I suoi primi gesti eclatanti risalgono all’ottobre del 2007 quando versa del colorante rosso nella Fontana di Trevi e nel gennaio del 2008 lasciando cadere 500mila palline colorate dalla scalinata di Trinità dei Monti verso Piazza di Spagna.
Pochi mesi fa il suo ultimo blitz futurista in Piazza della Repubblica, sempre a Roma, questa volta l’obiettivo è la Fontana delle Naiadi (fontana realizzata da Mario Rutelli bisnonno di Francesco Rutelli, ex sindaco di Roma), ne tinge l’acqua di rosso, bianco e verde e posizionando un busto di donna in gesso con dei rubinetti al posto dei seni, grida: «IO NON CI STO perché la cultura, così come l’acqua, è di TUTTI e DI TUTTI deve restare!»
Cecchini, artista anticonvenzionale, come ama definirsi, è sempre in prima linea contro l’ arroganza del potere e in attesa di una sua nuova irriverente performance attraverso questa intervista cerchiamo di conoscere meglio chi è questo futurista del terzo millennio.


1 ottobre 2011
Rossi e Munari
![]() |
Posacenere cubo di Bruno Munari (1957) |


30 settembre 2011
L'inqualificabile chiusura di Passepartout
Ammetto la mia ignoranza televisiva, perché da anni ormai non riesco più a guardare la televisione soprattutto a causa dei palinsesti (e dell'invadenza della pubblicità). Ma la mia scarsa pazienza nel ricordare orari e trasmissioni scontava l'eccezione per alcuni contenitori culturali come Passepartout, condotta egregiamente da Philippe Daverio. La notizia è di pochi giorni addietro, ossia la chiusura del programma pur godendo di una perfetta salute di ascolti.
La RAI soffre da anni una crisi di identità, perdendo il suo ruolo di servizio pubblico e di educatrice del cittadino e con questo tassello aggiunge un surplus davvero preoccupante. Il tabula rasa della cultura che sta attraversando l'Italia dai teatri sino alla TV sembra essere la naturale soluzione all'imbarbarimento del nostro paese.

29 settembre 2011
27 settembre 2011
Ritratto di Robert de Montesquiou - Giovanni Boldini
Foggia elegante, portamento da gentiluomo del demi-monde parigino, tratto preciso e moderno. Stiamo parlando del Ritratto di Robert de Montesquiou eseguito da Giovanni Boldini nel 1897. Sono gli anni della belle époque rappresentati nella sua elegante nobiltà da Boldini, pittore italiano trasferitosi a Parigi, dove farà fortuna presso i salotti della nobiltà.

22 settembre 2011
Battiato su Bufalino
Come forse saprete Franco Battiato l'anno scorso presentò il docufilm Auguri Don Gesualdo dove si racconta, con una certa devozione, la vita dello scrittore comisano Gesualdo Bufalino. Durante un'intervista che Mario Andreose fa a Battiato nel corso della passata edizione di Pordenonelegge riguardo la vita dello scrittore, a parte le didascaliche descrizioni del giornalista, colpiscono i ricordi diretti di Battiato. Il cantautore vantando una rispettosa amicizia col comisano racconta lo stile di vita dello stesso, lasciando trapelare una frecciata di Bufalino allo scrittore Vincenzo Consolo. È noto uno storico astio tra i due scrittori, nato forse da vicende legate alla comune amicizia con Leonardo Sciascia; in questo caso possiamo ampiamente dire che la battuta finale è un tipico ossimoro bufaliniano.


20 settembre 2011
Tre croci - Federigo Tozzi (Romanzo - 1920)
Egli entrò in camera, e ci si chiuse. Sentì che per lui vivere era doventata una cosa del tutto involontaria. Non gli importava più di niente, e le voci di quelli che parlavano nella stanza accanto gli sembrava che si fermassero a una specie d'ostacolo; che non le lasciava passare oltre. Egli, a un certo momento, si voltò perfino per vedere se quell'ostacolo era visibile!
Ambientato in una Siena che si staglia sullo sfondo con le sue case decadute, metafora se vogliamo di una crisi esistenziale, e non solo, sentita fortissima nei primi decenni del secolo scorso, il romanzo di Tozzi fonde il tema sociale con l’analisi psicologica.

17 settembre 2011
Onore al coraggio (che succede in Italia?)
Di merito non so se si possa parlare perché, a dir la verità, non ho mai letto nessun libro dei Wu Ming; però certamente si può lodare il coraggio e l’audace senso dell’umorismo.
Dunque, nel 2009 esce Altai, romanzo storico che in parte si ricollega al precedente Q. In questi mesi è disponibile una riedizione di Altai, che oggi ho avuto modo di sfogliare in una libreria della mia città. Che c’è di strano? Prima di rispondere a questa domanda ricordo la “calorosa” attenzione che il quotidiano «Libero» ha solitamente riservato ai libri di questo inconsueto collettivo – probabilmente marchiati del peccato originale di apparire, al quotidiano destrorso, dei pericolosi comunisti. Nel sito del gruppo è infatti riportata questa citazione: «E poi, come diavolo scriveranno a dieci mani i favolosi cinque? Capitan Sovietico scrive un capitolo e SuperGuevara un altro? Oppure scrive tutto l’Uomo Maoista e gli altri fanno l’editing?».


La radio cubo e la TV Brionvega
Brionvega è un'azienda italiana nata nel 1945 a Milano da Giuseppe Brion e Leone Pajetta. Avvalendosi del supporto di importanti designer è da qui che sono nati due oggetti culto del design italiano.
TS 502 è il nome anonimo di un oggetto meglio conosciuto come radio cubo (1964). Si tratta infatti di una radio portatile che aperta in due semiparti da un lato modula la frequenza e dall'altro il volume dove risiede anche l'altoparlante. La particolarità di questo oggetto risiede nella praticità, nella trasportabilità (grazie all'uso di batterie) e alla gradevolezza del design. L'innovazione per allora riguardava soprattutto il rivestimento in plastica colorata che ne vivacizzava l'immagine e il ruolo.

15 settembre 2011
Le intercenali - Leon Battista Alberti (Saggio - 1436?)
Ma io vi chiedo solo questo, fate in modo che possa continuare i miei studi letterari, che possa godere di buoni amici e possa tollerare parenti meno crudeli o per lo meno fate in modo che non debba elemosinare continuamente un pezzo di pane.
È, in verità, un pensiero non recente, ma l'idea che si possa fare filosofia, letteratura, pedagogia in poche pagine, addirittura per frammenti o per briciole, è un’idea che mi solletica e mi spinge alla riflessione. Soprattutto oggi, in un’età in cui ormai c’è troppo da leggere e il nuovo ha poco o nulla che possa paragonarsi con le grandi correnti unitarie del passato (il mio giudizio qui è sia assiologico sia di fatto, e non solo la postmodernità dovrebbe secondo me assecondare questo modello…). Con questa raccolta di brevi scritti, Leon Battista Alberti si rende moderno, gustoso per chi dai libri cerca immediatezza, profondità e al contempo bellezza.


11 settembre 2011
Maledetti soldi
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Giuseppe Tornatore |
«Anche a me piacerebbe fà er cinema. Se saprei come cazzo se fa!»
Joe Morelli, L’uomo delle stelle
Sabato sera La valigia dei sogni, su La7, ha trasmesso il film L’uomo delle stelle, di Giuseppe Tornatore. Quello che il maestro siciliano ha rivelato alle telecamere, nell’intervista trasmessa al termine del film è stato, per i cinefili, un piccolo scoop.


10 settembre 2011
Il casco di Dio
Michael Persinger è un neuroscienziato canadese da anni impegnato in ricerche scientifiche in merito ai fenomeni paranormali come l'apparizione di fantasmi, angeli, demoni e persino alieni. In particolare egli sembra aver scoperto una connessione tra campi magnetici e alterazioni degli stati di coscienza. Utilizzando uno speciale casco che emette onde elettromagnetiche deboli in specifiche aree del cervello Persinger induce delle sensazioni paranormali nei soggetti che lo provano. Con una percentuale del 80% circa, i soggetti percepiscono la sensazione di Dio, la convinzione che ciò che li circonda non sia reale e persino delle presenze non sempre definite. Attraverso il casco, ribattezzato il "Casco di Dio" Persinger è convinto che le esperienze religiose, mistiche, o le apparizioni siano frutto di anomalie del campo magnetico terrestre. Così si potrebbero considerare certi luoghi della terra "speciali" a causa delle alterazioni elettromagnetiche.


4 settembre 2011
Zola - Thérèse Raquin (audiolettura)
Thérèse Raquin è senza dubbio uno dei più famosi romanzi di Émile Zola, accattivante e drammatico, intenso e finemente psicologico. Un romanzo che si discosta dal resto della produzione dello scrittore, il quale si cimenterà nel lungo ciclo dei "Rougon-Macquart" e il filone naturalista.


3 settembre 2011
Utz - Bruce Chatwin (Romanzo - 1988)
La tirannia allestisce da sé la propria camera riverberante: uno spazio vuoto i cui segnali confusi vagano qua e là a casaccio; dove un mormorio o un accenno qualsiasi creano panico, così che alla fine è probabile che l'apparato della repressione svanisca non a causa di una guerra o di una rivoluzione, ma di un soffio, o della voce delle foglie cadenti...
Ispirato a una storia vera, l’ultimo romanzo di Chatwin ha un sapore esistenzialista. Angoscia, inquietudine, abbandono, rifugio, illusione, fusione sembrano le categorie su cui si fonda l’intera storia.

2 settembre 2011
Il Risorgimento nascosto, storie e trame di una difficile unità
Sono appena trascorsi 150 anni da quel 17 marzo 1861 quando il parlamento di Torino proclamava Vittorio Emanuele II Re d'Italia «per grazia di Dio e volontà della nazione». Una data che conosciamo dai banchi di scuola assieme alle guerre, agli accordi, alle battaglie e ai protagonisti del Risorgimento. Ma questa eroica epoca di patrioti e idealisti nasconde in fondo vicende meno edificanti, retroscena inattesi e misteriosi intrighi. Secondo autorevoli storici infatti, l'epopea risorgimentale va riscritta nei libri di scuola in toto perché l'Unità d'Italia non fu un episodio del tutto spontaneo come siamo abituati a credere, ma una convergenza di interessi e scaltre trame ordite da personaggi controversi.


26 agosto 2011
La zia Julia e lo scribacchino - Mario Vargas Llosa (Romanzo - 1977)
Fu un contatto molto rapido ma non se l'aspettava e la sorpresa fece sì che questa volta cessasse un momento di ballare. Adesso il suo stupore era totale: spalancava gli occhi ed era a bocca aperta. Quando finì il pezzo, lo zio Lucho pagò il conto e ce ne andammo.

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